FALLI DA DIETRO – Nello Mascia rilegge la prima giornata di campionato, tra le inefficienze di Dazn (nonostante Diletta) e la morte di Claudio Lolli
FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA PRIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO
Comincia nel dolore e nel lutto.
Troppo breve e infinitamente ipocrita un minuto per riflettere su un’altra tragedia che si poteva evitare.
Genova nome barbaro.
Campana. Montale, Sbarbaro.
Genova dei casamenti
lunghi, miei tormenti.
Baluginano nella mente i versi di Caproni.
Genova ferita si ferma.
Il Campionato riparte.
A dare il calcio d’avvio proprio i Pandoro veronesi.
Proprio loro, salvati in extremis dai poteri forti nella brutta storia delle plusvalenze fittizie.
Sintesi delle nebbie e delle sabbie mobili in cui il calcio italiano da tempo brancola.
Il nipote di Pessoa
A Verona il nipote di Pessoa al debutto manda all’ospedale Stefano Sorrentino quarantenne eroe di giornata che si oppone agli assalti ergastolani con almeno quattro interventi miracolosi.
Si aspetta lui e ci si ritrova Federico Bernardeschi che entra furente e decide una partita che si era messa abbastanza male.
Impressionante la foga di questo ragazzo e il collo taurino che ha messo su in pochi mesi.
Speriamo non se ne accorga Zeman. Sennò, apriti cielo.
Dazn salvato dal culo di Diletta
Venti minuti di brividi all’Olimpico per i beneamati.
Ciruzzo controlla il pallone con dolcezza, finta e si beve tutta la difesa in un solo istante. Goal da favola.
Cirizzo non lo sa, ma è il primo gol della Serie A nell’epoca digital-first.
È il debutto di Dazn. Fra buffering e sfocate immagini da atmosfera lunare, è un debutto mediocre assai.
Per fortuna sopperisce il fondoschiena della conduttrice. Davvero da urlo.
Il bello della Diletta.
Ancelotti non è geloso di Sor Tuta
Poi agli azzurri vengono in mente vecchi poesie.
E cominciano a recitarle a memoria, come sanno.
Arcadio, l’armadio di cristallo ne fa due. Uno glielo annullano.
Il secondo è la declinazione dell’epos classico.
Arcobaleno del Pibe di Fratta da sinistra per Lazarillo a destra. Assist al centro per il gigante ritrovato. Meraviglia.
Il sigillo della vittoria è un altro gesto consueto del repertorio del Pibe.
Destro a giro e pallone nel sette lontano.
Espugnare l’Olimpico è sempre un’impresa importante.
L’Agnolotto è soddisfatto.
Per ora èancora la squadra di Sor Tuta, ma lui, che è un saggio, non ne è per niente geloso.
Di Dzeko il gol più bello della prima giornata
Faticano assai i Sangue-oro allo stadio Grande Torino.
C’è un rigore su Falque che Mazzarri rivendica e che l’arbitro trascura rifiutando, spocchioso, di consultare il Var.
I granata dominano per larghi sprazzi e la Roma trova difficoltà nelle verticalizzazioni.
Poi Eusebio da Pescara decide di fare a meno del Pastore impastato.
Entrano Cristante e soprattutto Kluivert. E tutto cambia.
Sarà lui a fornire allo scadere l’assist vincente al Ciclope Bosniaco per il goal più bello della prima giornata.
E forse il premio è un po’ sproporzionato rispetto ai meriti.
Se l’Inter è la rivale più accreditata, Acciughina è tranquillo
Vincono tutte le ambiziose, tranne i Suninter.
Roberto De Zerbi è per qualcuno il tecnico giovane più interessante.
Ora per la prima volta approda in A dall’inizio. Per la prima volta ha avuto la possibilità di gestire la preparazione e allenare il gruppo secondo le proprie idee.
Si presenta con una squadra terribilmente aggressiva e veloce. Con i due esterni sugli scudi uno dei quali è il rinato Berardi.
Ma la novità più seducente è la posizione da falso nueve per Boateng che non dà mai punti di riferimento agli sconvolti Miranda e De Vrij.
Lo smoderato mercato, non ha colmato le lacune nerazzurre di sempre.
Manca il fosforo a centrocampo. Inoltre l’atteso Lautaro non guarisce per ora la solitudine di Wandicardi.
Se questi sono i più accreditati rivali degli ergastolani, Acciughina – che qualche problema lo ha anche lui – può stare tranquillo.
Non è un ambizioso, Nonno Aurelio che torna in A dopo cinque anni, e vince.
Vince con i suoi uomini di fiducia. Krunic, Caputo e Zajc.
Gli uomini che gli hanno regalato una memorabile promozione.
Gioca un calcio sfavillante e modernissimo.
Lo seguirò con molta simpatia.
È morto Claudio Lolli.
Scrisse le musiche per il mio spettacolo “Fango” sulla tragedia di Sarno.
Oggi ho visto anche zingari tristi.