Il sindaco di Bari Antonio Decaro intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno: «Non conosco le squadre che affronteranno il nuovo Bari».
L’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno
Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha commentato il sorteggio dei gironi di Serie D in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. Il primo cittadino del capoluogo pugliese non ha nascosto una punta d’amarezza rispetto al girone capitato alla nuova società fondata da Aurelio De Laurentiis: «Ho avuto una sensazione strana. Ho letto nomi di squadre di cui ignoravo letteralmente l’esistenza. Per fortuna siamo nell’epoca di Internet e con il computer si riesce a sopperire a certe mancanze. Che dire? Conosco Messina, altra piazza storica. E poco altro. Turris, Nocerina, Acireale».
Il commento sulla scelta di posizionare il Bari in un girone calabro-siculo-campano, con una squadra della Basilicata e senza derby pugliesi: «L’inserimento del Bari in un certo girone è stato determinato solo da ragioni di ordine pubblico. Abbiamo una tifoseria che non lascia mai sola la squadra ed è ovvio che la distanza geografica funzioni come deterrente. In serie D non esistono macchine organizzative che possano essere minimamente paragonabili a quelle del calcio professionistico. Sicuramente i tifosi baresi sono stati penalizzati. Ma non è stato il calcio a decidere. La Lega Dilettanti ha preso atto delle valutazioni fatte dagli organismi competenti in materia di sicurezza. Le abbiamo tentate tutte insieme al patron De Laurentiis. La lettera che ho inviato alle istutuzioni del calcio aveva proprio quella finalità. Preservare la storia e la tifoseria di una città come Bari».
De Laurentiis
La reazione di De Laurentiis: «Temo che, da un momento all’altro, possa arrivare qualche sua esternazione in merito… Con lui c’è sempre un motivo per litigare, ma ho le spalle larghe. L’importante è che riporti il Bari in alto. In ogni caso, ho imparato a risponder, spero di non essere il destinatario di un’altra lettera pubblica come quella dedicata al mio collega de Magistris».
«Il presidente – continua Decaro – è molto deciso, attivissimo in questo periodo. Sta incontrando anche imprenditori locali in modo da mettere su una macchina competitiva a 360 gradi. A distanza di un mese non sono pentito della scelta. Sono in campagna elettorale e avrei potuto scegliere qualcuno del tessuto locale. Però ho preferito andare sul sicuro per il progetto calcistico. Litigherò spesso con De Laurentiis, lo so. Ma è un dazio che devo pagare. Ai tifosi avevo promesso una scelta in tal senso. Ma non dimentico la disponibilità degli imprenditori baresi. A loro ho dovuto anche chiedere scusa dopo averli ringraziati per aver risposto al mio appello. Ora, però, pensiamo al campo. Non sarà facile in D. Ma noi siamo il Bari. E nessuno dovrà dimenticarlo»
Il San Nicola
«Per lo stadio, stiamo optando per un affidamento temporaneo in attesa di un bando vero e proprio. Con De Laurentiis c’è un vecchio accordo che risale ai tempi delle lettere di intenti per rilevare il Bari. Il club si accolla la gestione ordinaria, il Comune quella straordinaria. Come cifre siamo attorno ai 250mila euro tra manutenzione ed utenze».