Situazione molto preoccupante per lo stadio. Manca il progetto per i sediolini, l’assessore fa i conti in tasca al Napoli e nessuno conosce i tempi
Non c’è il progetto per i sediolini
La questione stadio San Paolo è ormai grottesca e il Napoli potrebbe giocare una stagione senza abbonamenti. L’altro giorno c’è stata la sfuriata di Aurelio De Laurentiis che ha lasciato il San Paolo gridando “vergognoso” dopo aver visto lo stato dei lavori, con la pista d’atletica smantellata. Oggi il commissario per le Universiadi Basile dichiara al Mattino che non c’è il progetto per l’installazione dei sediolini e che vanno riassegnati i 15mila euro inizialmente destinati al Collana, quindi al momento è tutto fermo.
L’assessore Borriello
A questo punto, mentre l’assessore Borriello non trova di meglio che fare i conti in tasca al Napoli («Se ha i soldi per comprare il Bari, li ha anche per fittare il San Paolo»), il Napoli sta seriamente pensando di non far partire la campagna abbonamenti. Il club di De Laurentiis non ha mai amato questo tipo di fidelizzazione ma il Napoli ha fin qui sempre venduto le tessere per tutte le partite di campionato. Scarsa l’incidenza, scarsissima. Lo scorso anno appena seimila. Forse il dato più basso della Serie A.
Sarebbe una storica prima volta. Il Napoli non ha la certezza dei posti da assegnare. Non c’è un crono-programma, quindi non può assicurare ai propri abbonati un determinato numero di partite. Dovrebbe spostare gli abbonati di volta in volta, operazione ovviamente possibile (è stato fatto spesso in situazioni simili in altri stadi d’Italia), basterebbe avere certezze relative all’installazione.
Se non si lavorasse di sabato e nei festivi
Intanto Il Mattino ha fatto un paio di calcoli. “Da oggi al 25 agosto (data di Napoli-Milan, ndr) – scrive Roano – ci sono 22 giorni di tempo per ripristinare l’impianto, se si lavorasse anche nei festivi. In caso contrario bisognerebbe escludere le prossime domeniche e il giorno di Ferragosto, e si scende a 18. Se non si lavora nemmeno il sabato, siamo a 15. Il sopralluogo della commissione prefettizia che deve dare il via libera all’apertura dello stadio si fa 48 ore prima della partita” e quindi siamo a tredici giorni di lavoro. Operazione quasi impossibile.