Grande impatto mediatico di Sarri al Chelsea, raccontato dal quotidiano romano nel giorno del primo match ufficiale. Che vale per il primo trofeo dell’anno
Il commento di Maurizio Crosetti
«Un anno di dibattiti su bellezza e concretezza, e oggi Maurizio Sarri sfida il City di Guardiola per la Supercoppa. I droni, le sigarette, la tuta: stampa scatenata». Questo è il sottotitolo del pezzo pubblicato da Repubblica nel giorno del Charity Shield. È la Supercoppa d’Inghilterra, il Chelsea affronta i campioni d’Inghilterra. E lo fa in mezzo alle prime suggestioni da Sarrismo, ovvero quel momento in cui «l’alieno Sarri precipita nel suo nuovo contesto».
Maurizio Crosetti, autore dell’articolo, subito dopo fa una spruzzata di realismo: «Non è chiaro se ai londinesi sfugga la possibile piega che il destino può prendere tra poche ore: il sarrismo che vince, nel caso il Chelsea batta il City di Guardiola nella Community Shield, la loro supercoppa. Sarebbe un inedito assoluto. Dopo tutti quei complimenti al Napoli, dopo quegli elogi sperticati dello stesso Guardiola, ecco che Maurizio Sarri rischia di abbattere il suo stesso totem, quella specie di purezza della bellezza che mica si sporca le mani col successo».
Una sfida impari?
Il resto del pezzo mette insieme i primi feedback rispetto all’impatto tecnico-tattico di Sarri al Chelsea, rispetto al Sarrismo made in England («the Sarrism», scrive Crosetti). Anche rispetto allo stesso Manchester City, un club dal progetto molto più avanti, proprio come tempi: «Due settimane e mezzo di sarrismo contro due anni di guardiolismo, e zero titoli contro 23: c’è partita? Nell’attesa, il presepe Blues si popola di pastorelli adoranti. David Luiz: “Con Sarri può cambiare tutto, ci piace tanto il suo modo di allenare”; Morata: “Volevo andare via, poi mio padre mi ha detto: Alvaro, rimani, con Sarri gli attaccanti fanno un sacco di gol”».
Infine, quelle che in realtà sono le reazioni più importanti, interne al Chelsea, al suo board. Leggiamo ancora: «Dopo la prima conferenza in giacca e cravatta, Sarri ha sancito il ritorno in tuta. Per restarci, senza muoversi dal centro sportivo del Chelsea dove vive come un monaco camaldolese e pare che questo piaccia molto ad Abramovich e alla sua plenipotenziaria Granovaskaia, la zarina Marina. Da lì dentro Sarri non esce neppure per comprare le sigarette, anche perché dovrebbe andarci col furgone».