Rabbia De Laurentiis per lo stato dei lavori e preoccupazione per i tempi di realizzazione. Incontro saltato. Il Comune: «Si può giocare anche con i lavori»

De Laurentiis arrabbiato
La riunione in programma oggi 1° agosto, tra Comune e Napoli per lo stadio San Paolo, è saltata. Sembrava che le parti potessero raggiungere un accordo per l’usufrutto quinquennale dell’impianto e la chiusura del bilancio relativo al 2015-2016. E invece, riporta l’agenzia Ansa, De Laurentiis avrebbe rivolto pesanti critiche allo stato dei lavori per le Universiadi (sono impegnati con la pista di atletica). Il presidente del Napoli ha mostrato preoccupazione e anche profonda irritazione per lo stato dei lavori e per i tempi di realizzazione. Teme che l’impianto non sia pronto per il 25 agosto giorno della prima gara interna contro il Milan. La riunione è saltata, non si sa quando le parti si ritroveranno.
In genere, in questi casi, faceva capolino l’ipotesi Palermo. Ora, ovviamente, il nome più gettonato è quello di Bari. Il Napoli, a causa dell’incertezza dei lavori al San Paolo, non ha ancora fatto partire la campagna abbonamenti che peraltro da anni riscuote uno scarsissimo successo.
Il Comune
All’Ansa ha parlato Attilio Auricchio capo di gabinetto del Comune di Napoli Attilio Auricchio che ha provato a rasserenare gli animi. «I lavori permetteranno tranquillamente lo svolgimento delle partite del Napoli sin dalla prima giornata di campionato prevista al San Paolo. In tutti gli stadi del mondo ci sono lavori di ristrutturazione e si gioca. Il manto erboso e il terreno di gioco non sono per niente interessati dai lavori che riguardano la pista di atletica e non incidono minimamente sul campo. Si tratta peraltro di lavori programmati da tempo senza compromettere la sua funzionalità dello stadio. Questo tema è irrilevante rispetto ai rapporti che stiamo costruendo con il Napoli, rapporti spesso difficili, ma non si può giocare sempre a un rilancio inutile e quando ci si avvicina compromettere di nuovo tutto. Per quanto ci riguarda non variazioni sui programmi, il 26 se il Napoli vuole giocare al San Paolo farà la domanda per giocare e lo stadio sarà pronto».