Sul Corriere della Sera: «Una squadra inerme, non plasmata, come l’emittente televisiva che ha trasmesso la partita».
Un’altra retromarcia
Repubblica e Gazzetta hanno già cambiato idea rispetto alle griglie precampionato in cui l’Inter era la primissima alternativa alla Juventus. Anche Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, parte all’attacco rispetto alla squadra nerazzurra, dopo la deludente sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo: «Ci siamo persi per strada l’Inter». Ovviamente è stata giocata solo una partita, ma il problema non sta nella squadra nerazzurra – che, ovviamente, ha tutto il tempo per recuperare e altri 111 punti a disposizione. È un problema di narrazione, per cui già ora la banda-Spalletti è completamente da rivedere. A partire dal mercato (finora considerato faraonico): «Niente Lautaro, niente Politano. Nessuno dei nuovi ha messo la faccia per salvare la vecchia squadra».
È già tempo di de profundis: «Se questa doveva essere la risposta a Juventus, Napoli e Roma, è naufragata leggera al largo di uno scoglio». Si noti come il Napoli è ricomparso subito dietro i bianconeri, in questa frase che sa di griglia-scudetto ex post.
Anche Spalletti finisce nel mirino di Sconcerti: «La prima idea del tecnico toscano è apparsa confusa. Due centrocampisti e Lautaro a sorreggere il gioco d’attacco, ma in realtà l’argentino non sorregge, casomai fa parte dell’attacco. Chi sorregge lui e Icardi? Il finale è che sembra esistere la confusione della peggiore Inter dello scorso anno».
L’attacco a Dazn
L’Inter è paragonata a Dazn che dopo l’esordio negativo per Lazio-Napoli ha continuato a mostrare problemi: «I nerazzurri sono apparsi disorganizzati, una rappresentazione perfetta dell’emittente tv che ha mostrato la partita. Venti interruzioni solo nel secondo tempo. L’Inter non è pazza, ma inerme, non plasmata. È stata una squadra solo grigia, i dubbi dell’estate sono rimasti realtà non ammissibili, non giustificabili». E tanti cari saluti all’anti-Juve della prima ora.