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Younes: «Ora sto bene a Napoli, a gennaio non sono andato via per le condizioni della città»

L’intervista ad un’agenzia tedesca: «I titoli sui giornali sono stati terrificanti, io non avevo visitato la città. Mi sono fidato di persone sbagliate».

Younes: «Ora sto bene a Napoli, a gennaio non sono andato via per le condizioni della città»

L’intervista ad un’agenzia tedesca

Sei giorni fa, Amin Younes è tornato a parlare del suo passato e del suo futuro. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate all’agenzia tedesca Dpa. Si parte dal mancato arrivo al Napoli a gennaio «Ho fatto degli errori, in passato. Sono stato ingenuo, mi sono fidato delle persone sbagliate. Mi sono lasciato coinvolgere da persone cui non dovevo dar conto. Non voglio scendere nei dettagli, ma posso dire che sono stato consigliato male, e che le comunicazioni sono state pessime. Aggiungo che però io non ho firmato un contratto. Ora sto benissimo in questa città».

Sulle voci di un mancato approdo a Napoli per le condizioni della città, fatte circolare dal giornale olandese Telegraaf: «Ho visto titoli terrificanti. Non è vero che non sono venuto più a Napoli perché non mi piaceva l’ambiente. Ho fatto le visite mediche a Roma e sono stato al centro di Castel Volturno. Come avrei potuto verificare lo stato della città? E poi parliamo di una città splendida, i napoletani sono molto amichevoli. Non è stato fatto un torto solo a me, ma anche a loro».

Younes ha smentito di aver firmato il contratto con il Wolfsburg: «Ci sono stati dei contatti con altri club, ma non ho firmato nulla. Ho incontrato il Napoli a luglio, ho trovato persone sensibili e il club mi ha chiarito che sarei stato utile alla causa. Mi hanno confermato nonostante mi fossi infortunato gravemente dopo l’accordo».

L’infortunio e il futuro

Il racconto dell’infortunio al tendine d’Achille: «Mi allenavo con un preparatore, durante uno sprint ho accusato una lesione al tendine d’Achille. Ancelotti, però, disse di volermi tenere. Per me è stato un grande apprezzamento, per fortuna non ha creduto a tutto ciò che è stato detto. All’inizio attorno a me sentivo una sensazione strana, come se tutti avessero un interrogativo su di me. Penso di potergli far cambiare idea. Certo, l’infortunio è complicato, ma ora sono tornato ad allenarmi, corro e faccio alcuni esercizi con il pallone».

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