ilNapolista

La notte di Fabian Ruiz, il gol da favola e le speranze per il futuro

Fabian Ruiz ha offerto lampi accecanti di assoluta qualità. Non è ancora pienamente inserito nel contesto-Napoli, e questa è una buona notizia.

La notte di Fabian Ruiz, il gol da favola e le speranze per il futuro

Una mezzala che non abbiamo mai visto-

Quando abbiamo conosciuto per la prima volta Fabian Ruiz, era Napoli-Gozzano, lo spagnolo realizzò un gol fantastico. Col sinistro, traiettoria a girare, un piccolo capolavoro che squarciò il piccolo campo di Carciato. Dopo quel test amichevole, il Napolista scrisse: «Fabian Ruiz è un calciatore che non abbiamo mai visto Non è una questione di valore assoluto, chiariamoci. Anzi, diciamola meglio: non facciamoci trascinare dalla bellezza assoluta del gol segnato e da una partita di ottima qualità – però contro il Gozzano. È solo che il Napoli non ha mai avuto una mezzala così, perché Fabian Ruiz può essere un mix tra il Marek Hamsik delle ultime stagioni e il Piotr Zielinski giocatore sistemico: un elemento in grado di associarsi laddove serve per giocare il pallone e aumentare la qualità, ma anche un uomo che gestisce la manovra in prima persona, un regista avanzato».

Ecco, oggi abbiamo avuto un timbro sotto questa definizione un po’ presuntuosa. Non che non avessimo già avvertito certi segnali, la presenza in campo dal primo minuto contro Stella Rossa e Liverpool non era un caso, anzi Ancelotti ha fatto una scelta precisa, puntando sull’andaluso nella funzione di regista (a Belgrado) e come mezzo esterno associativo (contro i Reds al San Paolo), rispettando la nostra descrizione di sopra in tutti i suoi punti. Ora, però siamo un po’ più certi del tutto.

Un arcobaleno col piede sbagliato

Questa sera, Fabian si è presentato alla Dacia Arena in modo inaspettato. Entrato al posto di Verdi, infortunato, ha influenzato il Napoli al cambiamento. Una decisione inevitabile per Ancelotti, che aveva azzardato Zielinski nel doble pivote e poi ha dovuto rivedere i suoi piani, ha affidato la costruzione del gioco a Fabian e ha creato una linea di connessione interessante con Piotr.

Risultato: l’ex del Betis 103 volte il pallone, seconda quota della squadra dopo quella di Hysaj; ha letteralmente giocato con Zielinski, continui scambi di posizione e di possesso; ha condotto il pallone con qualità in tutte le zone di campo; in ultimo, che poi in realtà è la prima cosa, ha segnato un gol da favola. Col destro, teoricamente il suo piede debole. Un arcobaleno col piede sbagliato. 

C’è ancora tempo

Ora, Fabian Ruiz è ancora un calciatore acerbo. Non tanto nell’espressione delle sue qualità, quanto nell’aderenza rispetto al Napoli. Nella guida tattica al Napoli di Ancelotti, Alessandro Cappelli ha scritto: « Per qualità e comprensione del gioco, lo spagnolo potrebbe essere un perno attorno al quale far ruotare un’intera squadra. Nella seconda parte della scorsa stagione, al Betis, spesso era l’uomo che giocavapiù palloni. A Siviglia era perfetto in un centrocampo con un mediano vero (Diawara?), e un sistema disegnato per non far portare tutto il peso della regia al mediano stesso (quello del Napoli, dove la regia è un compito non un ruolo) e per farlo galleggiare lungo tutto l’half-space a fare la navetta tra il primo e l’ultimo terzo di campo. Ma per status e qualità dei compagni, al Napoli deve adattarsi a un ruolo differente, minore. Ancelotti non gli ha dato ancora la libertà che aveva al Betis (giustamente), perché la squadra aveva bisogno di trovare nuovi equilibri».

Ecco, il punto è proprio questo. Fabian Ruiz non è un diamante grezzo, va solo montato sul gioiello. E se stasera abbiamo visto una versione necessariamente incompleta della sua qualità, figuriamoci cosa succederà dopo, quando il suo inserimento sarà ultimato. Il Napoli ha acquistato un potenziale campione, l’ha pagato anche tanto e sta iniziando a intravedere i risultati tecnici del suo investimento. Cose che non abbiamo mai visto, e che ora potrebbero diventare realtà. Stasera abbiamo assaggiato un succoso antipasto.

ilnapolista © riproduzione riservata