Secondo la ricostruzione di Calciomercato.com, la Liga d’esportazione sarebbe solo un pretesto per lo scisma dei club, intenzionati a costituire la Superlega.
L’ostruzionismo della Fifa
Netto rifiuto della Fifa al match di Liga negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, il consiglio della confederazione internazionale – riunitosi ieri a Kigali, in Ruanda – ha respinto con forza l’obiettivo di Javier Tebas, boss del massimo campionato spagnolo. Anzi, dall’Africa la Fifa ha voluto sottolineare come la delocalizzazione dei campionati è e sarà un’eventualità inaccettabile.
Secondo la ricostruzione di Calciomercato.com, a firma di Pippo Russo, la partita tra Girona e Barcellona sarebbe parte di un progetto ancora più ampio. Addirittura potrebbe essere il preludio allo strappo definitivo verso la creazione della Superlega europea. Javier Tebas sarebbe anche «il commissioner in pectore di questa futura istituzione», dato che «avrebbe già stretto, per conto della Liga, un accordo della durata di 15 anni con la società organizzatrice delle gare negli Usa: la Relevent Sport, che dal 2013 porta avanti il progetto dell’International Champions Cup. Ossia, quel torneo che può ben essere considerato un’infrastruttura della Superlega».
La figura di Tebas
Oltre a ricoprire questo ruolo di garante, Tebas avrebbe anche messo da parte le proprie passioni politiche e sportive. Uomo di estrema destra, nazionalista e madridista convinto, avrebbe stretto un’alleanza forte col Barcellona. Sembra incredibile, ma calciomercato.com sostiene che «ideologie e sentimenti sono stati sacrificati per il business». Non a caso, i blaugrana sono a favore del match giocato in America; il Real, invece, si è opposto.
Ma le alleanze sarebbero trasversali, e internazionali: «A partire dalla stessa Liga spagnola, guidata da un presidente che ormai agisce come se l’organizzazione fosse cosa sua. Per continuare con l’European Club Association (ECA), l’associazione presieduta da Andrea Agnelli. Con quest’ultimo che proprio un mese fa, a Madrid, aveva speso parole d’elogio per Tebas e si era pronunciato a favore delle gare dei campionati nazionali disputate fuori continente. È questa una posizione dell’ECA, o del presidente bianconero? A giudicare dalla mappa dei favorevoli e dei contrari, è certamente la posizione di alcuni club contro altri. E vista l’avversione di un club come il Real, non è nemmeno detto che siano tutti i club d’élite a condividere il progetto».
I prossimi passi potrebbero essere il ricordo di Tebas al Tas di Losanna. A quel punto, scoppierebbe una guerra di posizione che coinvolgerebbe molti club e molte istituzioni. Anche Fifa e Uefa: «La confederazione europea tace un po’ perché dovrebbe affrontare un enorme conflitto in casa propria, ma soprattutto perché si è fatta togliere l’iniziativa dalla Fifa. E ciò, nel pieno di una contrapposizione tra Infantino e Ceferin che ha come sfondo le prossime elezioni Uefa di febbraio 2019, è cosa esiziale».