Partita aperta, combattuta, buona prova di Fabian Ruiz e soprattutto Allan. Occasioni per Insigne e Milik, Napoli con la difesa a tre in fase di possesso.
Sintesi e commento
Partita ad alto tasso di intensità, e di rischio. Ancelotti sceglie il Napoli fluido, difesa a tre in fase di impostazione e linea a quattro in fase passiva. Maksimovic tiene d’occhio Mané, Koulibaly vicino a Salah e Albiol in posizione quasi da libero, al centro della retroguardia. Mario Rui retrocede quando il Napoli non ha la palla, poi attacca lo spazio quando la squadra di Ancelotti prova a creare gioco. Il dispositivo funziona, gli azzurri creano spesso i presupposti per l’occasione pericolosa. Insigne, ad esempio, sfiora il palo con un sinistro in diagonale. Anche Milik impegna Alisson con un tiro deviato, ancora il centravanti polacco cerca Insigne nello spazio ma non lo trova.
Abbiamo raccontato tutte le azioni pericolose, in pratica. Il resto è contorno, di tattica e intensità e gioco sul filo dei centimetri. Il Liverpool tenta sempre la giocata verticale, ma anche il Napoli ha un’anima nuova, alterna combinazioni in fase di possesso a giocate dirette, alla ricerca degli attaccanti. Dietro, tempi e distanze e anticipi sono quasi sempre perfette, tanto che le (mezze) conclusioni pericolose della squadra di Klopp arrivano quasi tutte dalla media distanza. Bene Fabian Ruiz sulla sinistra, preciso negli scambi e sempre pronto a ricevere la palla. Allan è commovente nel pressing, nell’attaccare ogni calciatore in maglia rossa che passa dalla sua zona.
Note di cronaca: infortunato Keita, problema che sembra grave per il centrocampista dei Reds. Ammonito Koulibaly per una scivolata sulla linea laterale, poi anche Milner per un brutto fallo su Allan. Partita aperta, Napoli coraggioso. Avanti con la ripresa.