Nessuno vuole giornalisti eroi, ma i colleghi della Gazza non si offendano quando diciamo che tirano la volata a Juventus, Milan e Inter
SAITTELLA INDEX del 19 ottobre 2018
15 (Precedente: 75. L’indice fa riferimento al valore 100 stabilito il 28 settembre 2018)
Chi ci paga?
Su questa settimana splende il sole e il ribasso dell’indice, molto sostanzioso, lo conferma. Eppure era cominciata con l’accoglienza a dir poco negativa delle considerazioni svolte qui nel precedente numero della rubrica da parte di affezionati del sindaco di Napoli e di alcuni papponisti. Siamo stati, noi e il Napolista, per l’ennesima volta accusati di essere a libro paga di ADL. E abbiamo dovuto sopportare questa modalità barbarica usata per chiudere la bocca di chi critica: “chi ti paka? anzi no, lo so chi ti paka, è…” segue nome del demonio di turno. È l’Italia di questi anni, dove ci si trova ad essere insultati anche da gente che ti conosce da quasi cinquant’anni e che non capisce che stai scrivendo solo ciò che pensi. E va be’, un giorno usciremo da questo medio evo. Per l’indice tutto questo ha influito poco, non più di 5 punti. Avevamo scontato l’attacco.
L’effetto Carletto
Ma parlando di Dèmoni e di Demòni, non si può non citare il trionfo, in termini di punti-indice perduti – fatto positivo quando l’indice scende, lo ricordiamo – della settimana di Carlo Ancelotti. Prima in quel di Trento, nelle interviste con Sacchi e Guardiola, poi nell’evento presentazione alla Feltrinelli Napoli, con Alciato e Nosotti di Sky, perculati alla grande dal nostro tecnico, ma in totale amicizia, sentimento che qui è condiviso. La fiducia scorre calda nell’ambiente alla vigilia di Udine, confortata da un uomo che ci dice che quando si perde bisogna prima contestualizzare il fatto tecnico e poi pensare alle cose serie della vita. In questo modo restituisce al tifo la dimensione della serenità e forse della pazienza, che ovunque, e in particolar modo a Napoli, si è perduta da tempo anche di fronte ai pareggi. Meno 40 nell’indice!
E altri dieci punti per l’apprezzamento alla città e alla sua cucina, buon appetito Mister. Fosse vero che rimani sei anni… ma a questi auspici del Presidente abbiamo imparato a non credere da tempo.
Per Higuain la differenza è il denaro
Ah il Presidente: Higuain lo ha fatto a pezzi in un’intervista alla Gazzetta – fra poco ci occuperemo della Gazza, un attimo e arriviamo – nella quale dice che tutti, da Lavezzi a Cavani, hanno avuto problemi con lui. Poi parla della sua uscita da Torino e ammette serenamente di essere stato messo alla porta, sebbene con l’aiuto di un bonifico che tutto rasserena. Ma allora che differenza c’è, caro Gonzalo Gerardo, fra scegliere di andarsene di notte con visite segrete a Madrid da una parte ed essere cacciati con il sorriso per far posto a un più bravo dall’altra? Solo il denaro? Ah, a proposito di bravi, stanno per prenderti Ibrahimovic… Cinque punti di aumento dell’indice, ma il veleno non è arrivato lontano, anche se Gonzalo dice che un giorno parlerà. E di che avrà mai paura, perché non parla oggi, visto che gli aprono i microfoni sotto il naso? Quanto veleno Gerardo, ma proprio tanto. Ti manderemo una zizzona di Battipaglia per rasserenarti. Un chilo basta?
Le intercettazioni
E per finire la Gazza. Che dona venti punti al miglioramento del nostro indice con le notizie che vengono dai verbali delle intercettazioni di due anni fa, pubblicati in esclusiva dal Napolista, con il dialogo tra i giornale e l’allora AD della Juventus, Marotta. Tutti sanno di cosa parliamo. A noi interessano quelle dieci righe che erano sessanta e che si rattrappiscono di fronte alla minaccia neanche velata del dirigente bianconero. Quelle schiene che si piegano. Alcuni, commentando, ci hanno ammaestrato sul fatto che nel giornalismo capita ogni giorno che il padrone faccia la voce grossa. Appunto però, il padrone, non un suo sgherro. Per carità, siamo umani e capiamo, anche se qualche cosina abbiamo visto in carriera, ed erano schiene non dico dritte ma almeno dignitose.
Perciò abbiamo una proposta per i colleghi di Gazzetta. Ubbidite a chi dovete o volete, nessuno vi chiede atti di eroismo, nessuno vuole vedervi in strada. Ma ricordatevi di questa ubbidienza quando parlate del Napoli, diretto rivale di questi signori. Non offendetevi quando vi ricordiamo di essere le lepri che tirano la volata di Juventus, Inter e Milan (sì, anche di loro), e quando vi contestiamo la vostra faziosità. Risparmiatevi le paternali infrasettimanali sul Napoli, mascherate da pipponi tecnici, gli annunci di stadi vuoti, di ambiente surriscaldato, di squadra tesa. È merce avariata, roba da stereotipo professionale e da mestieranti. Un abbraccio a tutti e buona partita a noi e FNS.