Il tecnico del Chelsea dice che con Higuain avremmo vinto lo scudetto e il sindaco definisce Ancelotti una brava persona e un ottimo tecnico ma Sarri…
SAITTELLA INDEX 14 Ottobre 2018
75
(i valori dell’indice si riferiscono al valore di 100 punti base il 28 settembre 2018)
Con un certo rammarico dobbiamo registrare un’ulteriore risalita dell’indice, che nella nostra ultima rilevazione si era attestato a quota 50, nonostante la situazione di bonaccia generata dai risultati positivi immediatamente precedenti alla sosta di campionato
Non erano mancate spinte positive al ribasso – lo ricordiamo ai nostri lettori, un ribasso dell’indice segna un miglioramento dell’ambiente – prodotte da fattori mediatici. Tra questi la dichiarazione di Paolo Del Genio, a Radio Kiss Kiss, che accusava i programmi calcistici delle televisioni locali di cristallizzare piccoli frammenti di fatti, separati dal contesto generale, e su questi costruire discussioni negative e inutili, quasi alle soglie di una realtà virtuale (ottimo!). Un’affermazione importante che poteva valere fino a 20 punti di ribasso. Al giudizio dell’illustre collega possiamo senz’altro aggiungere la follia di certi siti che in ogni pausa di campionato ricominciano col mercato: soffia in questo momento il mini tormentone Piatek e si preannuncia quello relativo a Koulibaly richiesto dal Real Madrid. Per la serie, quieti non dobbiamo mai stare.
Il pepe in culo alla zoccola
Ma è la pausa che è fonte di questi guai. E infatti anche questa volta è arrivata l’intervista a Maurizio Sarri. Nessuna notizia, solo vecchi umori ed eterne furbizie: come quella di accusare il presidente De Laurentiis di “parlare di me”, e dedicare poi tutta l’intervista, varie pagine di giornale, ad argomenti che sono destinati a mobilitare la tifoseria contro la società e chi ne è a capo. Abbastanza lisergico il passaggio su Higuain che, dice il tecnico del Chelsea, avrebbe permesso di vincere lo scudetto se non fosse stato ceduto. Per la serie, i fatti contano zero, l’importante è, come recita un vecchio e volgare detto napoletano, “mettere il pepe in culo alla zoccola” (da un’antica pratica marinara: mettendo un grano di pepe nell’ano del ratto se ne provocava l’impazzimento e una serie di aggressioni mortali fra gli altri topi morsi da quello “drogato”, derattizzazione bio).
Tuttavia in un ambiente sano le dichiarazioni di Sarri sarebbero passate come acqua sulla pietra. In quello napoletano no. Dopo l’intervista c’è stato lo strascico dei social media. Si sono rilette frasi come “voi che non amate Sarri mi fate schifo” e si è accusato chi apprezza Ancelotti come “quelli che rinnegano il passato”. Noi che ci ricordiamo di Vinicio allenatore e di un Napoli profetico e bellissimo.
“Ancelotti ottimo tecnico di calcio”
E qui siamo costretti a rompere una delle regole di autodisciplina, quella di non parlare del sindaco della città, solo per segnalare che Egli si è auto nominato “Subcomandante“ del Comandante Sarri. Uno vorrebbe ridere, ma poi continua a leggere e sente che questo Principe del Reame di Saittella ha definito Carlo Ancelotti “una brava persona” oltre che un “ottimo tecnico di calcio”. Non ha aggiunto che “deve dimostrare di valere” ma ci pare affermazione implicita nel concetto. E’ una vecchia storia, le emozioni contano più dei fatti, soprattutto se sono il collante della propaganda politica. Chi apprezza il piatto si accomodi a tavola, noi ci limitiamo a segnare un rialzo brusco del Saittella Index
Vittorio Zambardino ilnapolista © riproduzione riservata