La rivista fa a pezzi il club bianconero: «Ha minimizzato un’accusa di stupro, ha messo in dubbio la condizione della vittima. Nike ha avuto una lettura migliore»
L’attacco alla comunicazione bianconera
All’estero, (molto) più che in Italia, il caso Ronaldo è letteralmente detonato. Uno dei pezzi che ci ha colpito di più è quello di Sports Illustrated, che ha attaccato con toni severi e parole pesantissime la comunicazione della Juventus. Il riferimento, ovviamente, è ai tweet “difensivi” pubblicati dal club bianconero dopo che il racconto di Kathryn Mayorga allo Spiegel aveva fatto il giro del mondo. Questi due tweet, condannati anche da Gary Lineker:
.@Cristiano Ronaldo ha dimostrato in questi mesi la sua grande professionalità e serietà, apprezzata da tutti alla Juventus. 1/1
— JuventusFC (@juventusfc) 4 ottobre 2018
Le vicende asseritamente risalenti a quasi 10 anni fa, non modificano questa opinione, condivisa da chiunque sia entrato in contatto con questo grande campione 2/2
— JuventusFC (@juventusfc) 4 ottobre 2018
Come detto, questa condotta mediatica è stata pesantemente attaccata dalla prestigiosa rivista anglofona: «La Juventus, a luglio, è andata all in su Cristiano Ronaldo. Oggi l’ha fatto di nuovo, commentando con due tweet controversi le accuse di stupro che hanno colpito il portoghese. In merito alle parole del club bianconero, noi ci chiediamo: il fatto che il presunto incidente sia accaduto quasi un decennio fa è importante? Ha importanza che sia un “grande campione”? La risposta, ovviamente, è un clamoroso no».
«Assoluta stupidità»
Sports Illustrated ricostruisce i tweet in serie dei bianconeri, mostrando come abbiano poi alternato contenuti sulla squadra femminile (!) e un’immagine di Ronaldo che fa gol in allenamento. Le parole, qui, si fanno ancora più pesanti: «L’assoluta stupidità dietro le azioni del club è sconcertante. Anche la Nike, che ha un contratto a vita con Ronaldo, quindi un rapporto ben più importante rispetto al quadriennale che lo lega alla Juventus, ha avuto una lettura migliore della situazione. Abbastanza da dire all’Associated Press: “Siamo profondamente preoccupati per le accuse inquietanti e continuerà a monitorare da vicino la situazione”».
Secondo SI, la Juventus non avrebbe dovuto intervenire, semplicemente. Perché «tocca ad un tribunale stabilire i punti della vicenda. La documentazione e il racconto dello Spiegel sono schiaccianti, ma tutto sarà deciso da un processo. Non certo dalla Juventus. Il club bianconero non aveva bisogno di dire nulla, in questo modo ha minimizzato un’accusa di stupro. Tra l’altro, ha messo in dubbio la condizione della vittima, che afferma di soffrire ancora oggi per quanto le è capitato».
La chiusura: «La Juventus è in una situazione difficile, e non sorprende che abbia voluto tutelare il suo investimento tecnico. Ronaldo è stato acquistato perché portasse il club italiano a vincere la Champions, ed è anche giusto che la Juve abbia cercato di sostenerlo. Ma con quei tweet non ha migliorato la situazione, anzi ha sottovalutato un reato che resta ipotetico, ma che sarebbe gravissimo se venisse confermato. Tutto, in nome del suo “grande campione”».