La classifica è più importante del gioco e dei complimenti. Anche nella provincia felice del calcio italiano. In pole position c’è Iachini

Addio culla del bel gioco?
La culla del bel gioco. La sana provincia italiana dove hai il tempo per crescere e far crescere i giocatori. L’Italia che non ha l’assillo dell’alta velocità, nemmeno calcistica. Che ha lanciato prima Sarri e poi Giampaolo. E prima ancora Spalletti. E poi un bel giorno di novembre, l’Empoli falcia un bel po’ di luoghi comuni che ammorbano le nostre domeniche (e non solo) televisive ed è sul punto di esonerare Aurelio Andreazzoli l’allenatore che ha riportato i toscani in Serie A e che ha fin qui raccolto un bel po’ di complimenti (anche a Napoli, anche da Ancelotti e nel nostro piccolo anche dal Napolista). Pochi punti, per la verità: sei. Dopo undici giornate. Con i toscani penultimi in classifica a pari punti con il Frosinone e a tre da Bologna e Udinese.
Iachini in pole position
Il 5-1 di Napoli, evidentemente, ha lasciato il segno. O forse, come è più probabile, i colloqui tra la società e l’allenatore non sono andati nel verso giusto. L’Empoli pare intenzionato a cambiare decisamente direzione e in pole position per la panchina c’è Beppe Iachini. Non c’è nulla di ufficiale, per ora, nemmeno l’esonero. C’è il tempo per il giornalismo sportivo italiano di aggiornare i prestampati.