ilNapolista

Saittella Index e la nevrosi dell’attaccante da 30 gol

L’indice è sempre a zero, ma c’è da segnalare la vena provinciale e autodistruttiva di una parte mai doma del tifo napoletano

Saittella Index e la nevrosi dell’attaccante da 30 gol

9 novembre

Saittella Index del 9 novembre = zero

Precedente = zero

L’indice è stimato a partire dal valore 100 raggiunto il 28 settembre 2018

Ancorato a quota zero, meravigliosa quota, l’indice ci mostra una situazione nella quale si manifesta, con interviste celebrative a Carlo Ancelotti, una tendenza alla creazione del mito. Interviste come quella di Diletta Leotta realizzata per DAZN. Nella quale si segnala un colossale errore di lingua napoletana, con il Mister pronunciato Mishter. Ma per il resto tutto bene, anche se qui al Napolista rifiutiamo qualsiasi mito, anche quando riguarda gli uomini e le donne per i quali tifiamo. L’aureola non ci piace.

Il complesso del tifo napoletano

Lasciateci dire che l’episodio più saittellico della settimana è senz’altro il lungo, ripetuto applauso che il San Paolo ha dedicato a Edinson Cavani nella serata di Champions. Questa nevrosi dell’attaccante che ci manca è una delle forme più autodistruttive e provinciali del nostro tifo, il nostro perenne desiderio di restare “piccoli” proprio mentre si dice che si aspira alla vittoria, disegnandoci come incompleti, mancanti, desiderosi di ciò che secondo noi non abbiamo. Come servi che dal fondo della scena spiano il banchetto dei padroni.

Che cos’altro significano le parole di Maurizio De Giovanni quando dice che al contrario di Inter e Juventus non abbiamo l’attaccante da trenta gol? E le parole dello scrittore sono quelle di legioni di tifosi. Qui crediamo alla buona fede di tutti ma segnaliamo questo complesso di autolesionismo invidioso che nasconde in realtà la critica del presente. Non  avendo il coraggio di dire che non gli piace il presente, si attaccano alle ragnatele (le “felinie”) per scalare il muro della saittella.

Lo sbocco d’ira di Padovan

Sull’esser piccoli c’è da segnalare lo sbocco d’ira di Giancarlo Padovan, indimenticato direttore di Tuttosport e grande competente di calcio (è allenatore tesserato), contro un tweet del Napoli che, dicendo di essere la migliore società italiana in Champions, ci dimostrerebbe piccoli e provinciali. Il caro Giancarlo, che abbiamo conosciuto nei lontani ottanta quando eravamo insieme al manicomio, soffre di queste eruzioni d’umore. Noi aspettiamo ancora che lui venga a piedi a Napoli per tener fede al suo voto, quando disse di non credere ad Ancelotti nuovo allenatore del Napoli.

L’operazione Ancelotti sta dando i suoi frutti

Ora però lasciatela fare una riflessione conclusiva: tutto questo agitarsi sulla dimensione del Napoli non fa che mettere in luce processi e fatti del tutto nuovi che stanno avvenendo: nei media, nella società, perfino nel tifo di altri club. Il Napoli piace. L’operazione Ancelotti comincia a dare i suoi frutti. L’immagine della squadra e del suo gioco stanno cambiando in meglio. Di questa nuova statura forse nemmeno noi ci rendiamo conto, mentre gli altri vedono e segnalano anche negli sbocchi d’ira.

ilnapolista © riproduzione riservata