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Liverpool-Napoli 1-0, pagelle / Il finale commovente di Koulibaly. La notte pazzotica di Ospina

Niente salto di qualità. I migliori vengono meno nella notte da dimenticare. Peggiori in campo Hamsik e Mario Rui

Liverpool-Napoli 1-0, pagelle / Il finale commovente di Koulibaly. La notte pazzotica di Ospina

OSPINA. Una notte pazzotica per il pipelet colombiano, che comincia con una respinta di testa al 10’. Passano i minuti, i Reds stalkerizzano sempre di più i difensori azzurri in fase d’impostazione e Ospina peggiora il tutto coi suoi piedi che non azzeccano un rilancio (voto 4). Indi si spalanca il baratro con quel pallone di Salah che all’improvviso finisce in rete: sembra una magia dell’egiziano dal quasi fondo, in realtà è Ospina che allarga le gambe e fa segnare il Faraone (3). Nella ripresa, per fortuna, miracoleggia di nuovo alla Ospinik: su Salah (due volte nella stessa azione) e su Manè (7). Facendo la media e arrotondando abbondantemente viene fuori una prestazione mediocre – 5

No, Fabrizio, non lo posso accettare. È vero: non conosce la sinistra e rilancia sempre, sbagliando, a destra (dopo la prima volta che vede Callejon triplicato su quei rilanci dovrebbe almeno avere il beneficio del dubbio, invece no). È vero: si fa trapanare sotto le gambe da Salah uscendo come un dilettante dai pali. Però, Fabrizio, quel finale strepitoso (para anche col ginocchio) non può non essere premiato: forza, animo, coraggio, orgoglio, disperazione. Chiamala come vuoi, ma merita almeno 6  

MAKSIMOVIC. Anfield fa paura e il Corazziere Serbo rimpicciolisce come una tartaruga che si fa anticipare e non avanza quasi mai. Il Furore Rosso di stanotte spaventa soprattutto lui – 5

Meno solido del solito, sembra molle come ricotta, in alcuni momenti. Non deve essere una bella sensazione fronteggiare quei tre rossi che solo nominarli fanno paura – 5

ALBIOL. Detto dell’impossibilità o quasi di riuscire a giocare da dietro, l’Ispanico e il Maciste Nero s’immolano eroici su ogni palla che si abbatte ad altissima velocità nella nostra area. E Albiol è salvifico su Manè al 75’ – 6,5

All’inizio sembra intimorito dalla pressione rossa, ma poi passano i minuti e recupera la calma: è lui, al 22’, dopo il gol annullato ai rossi per fuorigioco, ad invitare i suoi alla calma, a controllare e a tenere palla. Al 32’ è artefice di un salvataggio importante sotto porta. Tra i quattro di difesa è il secondo classificato e c’è da considerare che fisicamente non è in formissima e conclude la partita in grande affanno – 6,5  

KOULIBALY. Prima o poi Salah poteva andargli via. È successo ma, come visto, le colpe di Ospina sono da girone infernale dei suicidi. Per il resto, Kalidou si esibisce in una partita da top player, l’unico del Napule che conferma il suo valore di fuoriclasse in una notte da brividi. Alcune chiusure sul maledetto Salah sono perfette. Termina la partita da attaccante e abbiamo detto tutto Ilaria cara – 7

A parte il mancato recupero su Salah, copre tutto. Bellissimo il duello con la furia rossa egiziana all’11; di rara maestria il modo in cui toglie palla alla stessa furia in area di rigore al 27’. Non perde una palla e nemmeno le rimesse laterali. Macina chilometri e vedi quanto gli costa da come respira quando torna dietro a coprire. Quel finale in attacco merita sicuramente di più. Mi ha fatta commuovere. Splendido – 8

MARIO RUI. Il Napule arranca e Mariotto il Lusitano pur ripartendo centinaia di volte non ne combina una giusta. Parlare di disastro forse è eccessivo, ma se ripenso, Ilaria, a quel tacco orrendo che favorisce il solito Faraone il sangue monta copioso alla testa – 4,5

Rischia troppo, tra falli e palle perse, distrugge talvolta il grande lavoro di imbastitura fatto da KK. Non puoi rischiare in quel modo in una partita come questa, contro un avversario come questo. Io invece lo reputo un disastro, nonostante sia profondamente affezionata a Mario. L’unica cosa buona che ha fatto in più di 90 minuti è stata atterrare Salah al 50’ – 4

GHOULAM dal 70’. Un’altra storia rispetto a Mariotto, ma questo si sapeva a priori – 6

Non è certo pronto per questo livello di intensità e gioco. C’è di fatto che entrano lui e Piotr e l’atmosfera cambia: più freschezza, più precisione ma soprattutto, in una serata come quella, più fiducia da parte dei compagni – 6

CALLEJON. I due non alti, là davanti, non luccicano per niente e il volenteroso Callejon si danna spesso a vuoto. Eppure, alla fine poteva risolverla lui, servito da Insigne, ma cicca sparando alto – 5,5

Spero non ci abbia dormito stanotte: aveva la palla dei miracoli tra i piedi e l’ha sbagliata. Per il resto: lo hanno triplicato più volte, ma non ho visto guizzi degni del suo nome per cercare di liberarsi – 5,5  

ALLAN. Al centro, il pressing forsennato degli albionici costringe perlopiù a contenere e se possibile stroncare e il pugnace brasiliano si butta con l’ardore di uno spartano alle Termopili. Quanto a costruire, anche lui commette un paio di errori – 6

Secondo me di errori ne commette molti più di un paio, Fabrizio. A tratti sembra capitato a centrocampo per caso. È anche vero che in almeno tre occasioni si presta a recuperi palla con approccio fisico cazzutissimo che non possiamo non riconoscergli. Ma per me è stata una delle sue peggiori partite – 5,5

HAMSIK. Il peggiore. Come nella stagione scorsa il Capitano, ahimè Ilaria, torna a essere l’uomo in meno, nonostante le ultime prestazioni speranzose per lui e per noi. La verità è che a certi livelli il tempo che passa mostra il suo volto più crudele. Tolta una bellissima apertura per Callejon al 24’, perde la palla in modo sanguinoso almeno sei volte, innescando l’attacco del Liverpool. Lì in mezzo non può nulla e non è mai decisivo nel togliere d’impaccio i poveri difensori in fase d’uscita. Senza dimenticare che all’8’ avrebbe l’occasione per incidere e dare una svolta diversa alla partita: ma il tiro è da dimenticare – 4

Ha cominciato benissimo. Nei primi cinque minuti si mostra sicuro e con carattere, cosa che nelle partite importanti non ha mai fatto. All’8’ va vicinissimo al gol. Basta arrivare alla mezzora per vederlo impazzire letteralmente: due errori uno appresso all’altro, che si sommano a quello immediatamente precedente di Mario Rui (il primo di una lunga serie) e fanno arrivare i rossi davanti alla porta, dove per fortuna salva Albiol. Prova ad imbastire un’azione solo in due occasioni, per il resto, anche sul finale, quando non c’era altro da fare che buttare la palla avanti, lui la butta indietro, a Ospina, per ricominciare. Ma non c’è tempo, Marek, non c’è sempre tempo, nella vita. Il tempo finisce – 4

FABIAN RUIZ. L’incipit è scintillante ma è una vana illusione. In ogni caso è l’unico a superare l’uomo, solo che per larghi tratti s’inabissa completamente. Con Hamsik e Callejon, è il terzo giocatore del Napule che spreca un’occasione d’oro. A inizio ripresa buca un ultimo passaggio per Callejon. La sufficienza è stentata ma ci sta – 6

Recupera moltissimo e parte per creare cose buone, poi, però, rallenta e si perde. Molto meno determinante del solito – 6

ZIELINSKI dal 60’. Possiamo dire, Ilaria, che forse andava messo prima e non al posto di Fabian Ruiz? – 6

Sì, Fabrizio. Possiamo dirlo. Entra lui e cambia il ritmo della partita. Però pure il suo tiro altissimo, che miseria – 6  

INSIGNE. Tra i bocciati di Anfield, all’ennesimo esame di maturità, c’è soprattutto lui, Insigne. Una notte opaca. Non basta qualche assist riuscito per promuoverlo – 5

Ancora devo capire cosa diamine ha passato ieri sera – 5  

MERTENS. Il fallo di Van Dijk, al 14’, aggrava ancora di più le condizioni proibitive in cui è costretto a dibattersi – 5

Al 45’ cerca di segnare da centrocampo ed io, francamente, lo trovo inspiegabile. Poco dopo gli arriva una palla fantastica e se la allunga troppo. Non partecipa sempre alle azioni che richiederebbero il suo secondo tocco. Sì, il fallo. Però, che cavolo – 5  

MILIK dal 67’. Entra e potrebbe subito aggiustare la partita ma Van Dijk lo anticipa di un’anticchia. Il peggio però è di là a venire, quando stoppa e tira a colpo sicuro. Purtroppo Alisson fa come Donnarumma lo scorso aprile a San Siro – 6,5

Anche lui credo non ci abbia dormito stanotte – 6

ANCELOTTI. La mancata qualificazione non è questione di differenza reti, ma di salto di qualità come ha ben notato Max Gallo. Il Napule di Anfield rimanda ad altri approcci tremebondi già visti in questo ultimo lustro. Per fortuna che Re Carlo è soltanto all’inizio e deve ancora completare l’opera di resettaggio, per usare le parole del Caro Presidente. La tristezza è tanta ma adesso c’è l’Europa League. Forza – 7

Mi piacerebbe davvero tanto che Carletto ci facesse crescere. Che ci togliesse la ricotta dalle gambe e ci facesse capire che la forza è nella testa e che non c’è nessun avversario che, con quella, non si possa battere. Hai ragione tu: è solo all’inizio. Mario Rui era imbarazzante già da parecchio prima della sostituzione, ma capisco il tardivo inserimento di Ghoulam dovuto al suo ritorno troppo recente sul campo da gioco. Hamsik probabilmente andava sostituito prima, ma c’era la stanchezza di Fabian – 6

ARBITRO SKOMINA (SLOVENIA). Van Dijk meritava il rosso. La guerra preventiva di Klopp è servita a qualcosa – 4

L’unica cosa per cui vale la pena commentarlo è quella splendida divisa nera di altri tempi. Per il resto, niet – 4

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