Domani il Napoli potrebbe conoscere il suo portiere del futuro: infortunato, atteso e sostituito al meglio, Meret chiude il cerchio di un mercato mirato.
Un momento importante
Dai che ci siamo davvero, finalmente. Napoli-Frosinone è una partita che potrebbe avere un significato importante nella storia del club azzurro. Semplicemente, sarà (dovrebbe essere?) la prima da titolare del portiere titolare del Napoli per i prossimi dieci anni. O anche di più. Stiamo per conoscere Alex Meret, estremo difensore giovane e sfortunato. Forse stiamo per spuntare una casella importante per la strategia di mercato di De Laurentiis, Giuntoli e Ancelotti. Portiere di prospettiva su cui puntare, un simil-Donnarumma non cresciuto in casa: fatto.
Se Meret dovesse realmente giocare, chissà come ricorderemo questa partita tra qualche anno: un’illusione, oppure l’inizio di una storia bellissima?
Il mercato mirato
Il probabile esordio di Alex Meret chiude il cerchio del mercato del Napoli 2018. O meglio: concretizza finalmente sul campo, live, una strategia pianificata in tutti i suoi punti. Il Napoli ha preso Meret e Karnezis, poi si è (giustamente) spaventato di un infortunio traumatico e ha puntellato il reparto con Ospina. Meret ha potuto recuperare con calma, a modo suo, forse ha anche tirato un po’ la corda. A 21 anni, con i suoi trascorsi, ci può stare. Nel frattempo il Napoli è diventato squadra vera, e può accogliere Meret con una buona quantità di certezze difensive.
De Laurentiis e Ancelotti hanno bilanciato una scelta controculturale in tutti i modi possibili: il secondo portiere d’esperienza, addirittura un terzo estremo difensore di buona riconoscibilità internazionale. Come per tutti gli altri slot della rosa, si è trattato di un mercato mirato, pianificato in ogni punto. Tanto che il Napoli ha dovuto far fronte ad una certa quantità di infortuni da inizio anno (Meret si è aggiunto ai lungodegenti Ghoulam e Younes, poi si sono fatti male Chiriches, Verdi, Luperto, Ounas a più riprese) ma non è mai stato in emergenza. Ha sempre avuto soluzioni diverse, in tante zone del campo. Ancelotti ha a disposizione un organico numericamente abbondante, due o anche tre giocatori per ogni slot del suo sistema di gioco. È la modalità Meret-portieri estesa all’intera squadra. Ognuno di noi può dare un giudizio diverso sulla qualità dei giocatori, ma la completezza di questa rosa è un dato matematico, inoppugnabile.
Dopo Ruiz, in attesa di Verdi (e Younes)
Merret è uno dei tre uomini “veri” del mercato 2018. Gli altri due sono Fabian Ruiz e Simone Verdi. Gli altri acquisti sono più di contorno, degli elementi di complemento. Non per sminuirlo, ma Kevin Malcuit è ancora un’alternativa ad Hysaj e Maksimovic – solo che magari Ancelotti interpreta il concetto di “calciatore alternativo” con maggiore apertura rispetto al suo predecessore. In qualche modo, quindi, il Napoli domani inizierà (potrebbe iniziare) a verificare un suo investimento sul campo da gioco. Come abbiamo scritto sopra: si tratta di un investimento importante, dal punto di vista economico e puramente strategico. Quindi, è il primo mattone per costruire parte del Napoli del futuro.
Con Fabian Ruiz l’esperimento sta andando abbastanza bene, forse è ancora troppo presto, ma l’idea che l’andaluso possa diventare il “Koulibaly del centrocampo” non è così irrealistica anche se ovviamente prematura. L’altro nome grosso è quello di Simone Verdi, che ci ha fatto assaggiare parte delle sue qualità e poi si è fermato. Un inizio complesso, poi il progressivo sblocco del sistema tra Torino-Napoli e Napoli-Sassuolo, un attimo prima del doppio infortunio. Nel 2019, l’ex Bologna sarà un’arma importante oppure una cocente delusione di mercato. Ora come ora il suo giudizio è sospeso.
In ultimo, c’è Amin Younes. Che in tanti dimenticano, o quantomeno tendono a dimenticare. Ma basta pensare al fatto che un anno e mezzo fa portava la Germania (!), ovviamente non da solo, alla vittoria della Confederations Cup. Acquistato a parametro zero, potrebbe essere una sorpresa assoluta. Il mercato mirato del Napoli non ha fatto sentire la sua mancanza, diversamente potrebbe andare con la sua presenza. Potrebbe portare qualcosa di nuovo, di diverso.
Assenza di programmazione?
Ecco, se Meret rappresenta una risorsa importante in prospettiva – più come asset storico che come calciatore di impatto, del resto si tratta di un portiere – gli altri acquisti del Napoli possono essere una novità. Finora, ci hanno presentato solo Fabian Ruiz e Malcuit. E non è andata male. Nel frattempo, giusto per ricordarlo, il Napoli tiene un passo da 87 punti finali in campionato (86,8, per la precisione), può eliminare una tra Liverpool e Psg e ha acquistato un portiere che potrebbe essere buono per i prossimi dieci anni – o che almeno ci è stato venduto così. In attesa di ulteriori e necessarie verifiche, non male questa “assenza di programmazione”