Prima di De Laurentiis e Al Khelaifi per il futuro di Allan, la piazza ha vissuto ben altri eventi. I gioiellieri la scelsero per l’esposizione degli atelier al sole
La tipica forma ottagonale che ispirò Chanel N°5
Il suo nome originario era Place de la Conquete. Fu poi Place Louis le Grand in onore di Luigi XIV, Place des Piques durante la Rivoluzione Francese, Place Internationale ai tempi della seconda Comune del 1871. Place Vendôme è una delle piazze più famose di Parigi.
Fu Luigi XIV a far modificare la piazza nel 1686 per accogliervi la Biblioteca Reale, le Accademie e una sua statua equestre, sul modello di quanto aveva fatto Enrico IV a Place Dauphine.
Place Vendôme ha una tipica forma ottagonale progettata da Jules Hardouin-Mansart, con i palazzi disposti in un ordine simmetrico che le donano uniformità, palazzi che erano e sono ancora in parte di proprietà della famiglia Bourbon-Condè.
Sede dei più importanti gioiellieri parigini, è una delle mete preferite dello shopping: Cartier, Chaumet, Van Cleef & Arpels sono solo alcuni dei negozi che occupano la piazza. Tra le due guerre mondiali si potevano contare almeno 25 negozi di gioiellieri: il motivo per cui la sceglievano come sede dei loro atelier era l’esposizione al sole che dava la luce migliore per mettere in risalto le pietre nei loro cofanetti.
La piazza ospita anche il ministero della Giustizia (al numero 11 e 13 dell’Hotel de Bourvallais) e rinomati hotel di lusso come l’Hotel d’Evreux dove si è svolta la sfilata Armani cui ha assistito Aurelio De Laurentiis e, naturalmente, al numero 15, l’Hotel Ritz inaugurato nel 1898.
Marcel Proust
Qui Marcel Proust scrisse parte del suo capolavoro “Alla ricerca del tempo perduto”. La principessa Diana vi trascorse le sue ultime ore di vita con Dodi al-Fayed prima di imbucare il Tunnel dell’Alma, quella tragica notte del 31 agosto 1997. Coco Chanel scelse una suite dell’hotel come sua dimora dal 1931 fino alla sua morte: prima di morire si rivolse alla cameriera dicendole, “Vedi, così si muore”.
Addirittura, la geometria della forma ottagonale della piazza ispirò il profilo della bottiglia e del tappo del profumo Chanel n° 5.
Tanti i personaggi illustri che hanno scelto il Ritz come loro dimora: Charlie Chaplin, Francis Scott Fitzgerald, Rodolfo Valentino, Maria Callas, Greta Garbo, Marlene Dietrich.
Dorothy Gibson, ex attrice del cinema muto, famosa modella degli anni Dieci, sopravvissuta al naufragio del Titanic, morì al Ritz il 17 febbraio 1946 per un attacco cardiaco.
Si sentì male nella piscina dell’hotel Pamela Churchill Harriman, nominata ambasciatrice degli Stati Uniti in Francia da Bill Clinton nel 1993: morì poco dopo all’ospedale di Parigi.
Al Ritz, nel luglio 1998, Donatella Versace ha realizzato la sua prima sfilata per l’atelier di famiglia.
Uno dei bar dell’hotel è intitolato ad Ernest Hemingway, per il quale rappresentava quasi un’anticipazione del paradiso, il luogo in cui sosteneva di aver bevuto i suoi migliori Martini.
Il Ritz è citato in molte opere letterarie, proprio perché molti scrittori, come Hemingway, furono ospiti dell’hotel o vi ambientarono scene dei loro romanzi. Anche nel libro “Il diavolo veste Prada”, di Lauren Weisbeg, la protagonista, Miranda Priestly, soggiorna al Ritz durante le sfilate parigine.
Al numero 12 della piazza ha abitato Fryderyk Chopin che vi morì il 17 ottobre 1849 al primo piano della gioielleria Chaumet. Anche il marchese di Marigny e di Menars, Abel-Francois Poisson de Vandières, fratello minore della famosa Madame de Pompadour, amante ufficiale del re Luigi XV, visse qui.
La marchesa di Pompadour
A proposito della marchesa di Pompadour. Quando nel 1806 Napoleone decise di allargare la piazza verso Rue de la Paix, dovette necessariamente sacrificare la chiesa dei Cappuccini che vi sorgeva e che conteneva diverse tombe di duchi, marchesi e cavalieri. Quasi tutti finirono nelle catacombe tranne quella della favorita del Re. Si dice che fu lasciata lì e che ancora oggi si trovi nel sottosuolo, da qualche parte tra le boutique di Luis Vuitton e Bulgari, più o meno all’altezza del numero 3 di Rue de la Paix. Il luogo ideale per una donna che amava il fasto e che dava spesso sfoggio di buon gusto.
Al Ritz di Place Vendôme si svolge l’opera teatrale di Noel Coward “Semi-Monde”, basata sulla vita di Parigi tra il 1924 ed il 1926. Nell’hotel fu girato il film “Come rubare un milione di dollari e vivere felici”, del 1966, con Audrey Hepburn e Peter O’ Toole. Nella commedia di Billy Wilder del 1957, “Love in the Afternoon”, Audrey Hepburn corteggia Gary Cooper proprio in una suite del Ritz.
Audrey Hepburn passeggia in Place Vendôme anche nel film “Cenerentola a Parigi”, e la piazza è una delle location di “Midnight in Paris” di Woody Allen. Nella camera 512 dell’Hotel Ritz, con il soffitto affrescato, si sveglia il professor Langdon, a mezzanotte e trentadue nel “Codice da Vinci”.
Place Vendôme si intitola naturalmente anche il celebre film diretto dalla regista Nicole Garcia, con Catherine Deneuve e Emmanuelle Seigner.
Persino Caparezza cita l’Hotel Ritz nel brano “Io diventerò qualcuno”: “La democrazia fa la fine del vip
che ritrova H.P. sull’uscio dell’hotel Ritz”.
Una particolarità: i mascheroni in pietra che circondano la piazza su ogni arcata dei suoi palazzi sembrano dare vita a tutte le emozioni umane, dal divertimento alla paura, al broncio alla beffarda provocazione.