I due ex Napoli protagonisti di una grande stagione. Entrambi lasciarono il club azzurro in modo burrascoso. Poi, di Fabio si capì il perché.
Rotture burrascose col Napoli
Almeno per 24 ore, anzi qualcuna in più, fino a Juventus-Chievo di domani sera la classifica marcatori reciterà: Cristiano Rnaldo 14 gol, Quagliarella 14 gol, Zapata 14 gol. Col portoghese che ha realizzato 4 rigori, Quagliarella 2 e Duvan 1.
È una classifica marcatori che parla napoletano. Anche se un napoletano del passato. I protagonisti della prima giornata di ritorno sono senza dubbio, almeno fin qui, Duvan Zapata e Fabio Quagliarella. Rispettivamente in rete da sette e otto partite consecutive (per Quagliarella sarebbero addirittura dieci se eliminiamo quella contro la Roma in cui è rimasto in panchina). Il sampdoriano segna consecutivamente praticamente da tre mesi.
Lo stalker
Entrambi hanno un passato burrascoso a Napoli. Il calciatore stabiese fu protagonista di un addio tra mille polemiche, che divise profondamente i tifosi. Era l’estate del 2010. Decise, quasi da un giorno all’altro, di andare alla Juventus. Era appena arrivato Cavani e si parlò di fratture nello spogliatoio col gruppo dei sudamericani (Lavezzi e Gargano su tutti). Fu l’antipasto della vicenda Higuain. Anni dopo, si seppe la verità. Quagliarella scappò per cercare di fuggire al suo stalker che poi è stato condannato. La verità è poi venuta a galla e la Napoli calcistica ha perdonato Quagliarella che nel corso di tutti questi anni non ha mai esultato quando ha segnato un gol agli azzurri. Una di queste non esultanze gli costò il rapporto con i tifosi del Torino.
Alla Sampdoria di Giampaolo Quagliarella, a 36 anni, sta vivendo una delle sue stagioni più brillanti. L’anno scorso segnò 19 reti in Serie A (suo record) e adesso potrebbe superare addirittura quota venti. È a 14 alla ventesima giornata. Uno dei suoi gol più belli – che compare in tutte le classifiche – è quello segnato al Napoli nella sfida vinta dalla Sampdoria 3-0. Un colpo di tacco da cineteca.
Duvan lo portò a Napoli Benitez
Diversa è la storia del colombiano portato a Napoli da Rafa Benitez. Ad aprile compirà 28 anni. Le uniche due stagioni azzurro le ha vissute proprio con l’allenatore spagnolo. Segnò anche un gol in Champions, con uno splendido destro da fuori area, a Marsiglia. E tre gol in Europa League. Con l’arrivo di Sarri, fu spedito a Udine dove giocò due stagioni e nella seconda toccò quota dieci reti in Serie A. Poi un anno alla Sampdoria, con 11 reti in Serie A e 6 assist. L’Atalanta scommette su di lui e investe 22 milioni. Nel bel mezzo, un anno e mezzo fa, il braccio di ferro col Napoli che volle a tutti i costi venderlo. Il colombiano lo ricordo e non parla affatto bene del club: «Mi emarginarono».
Adesso l’esplosione all’Atalanta. Ha cominciato a segnare contro il Napoli (dopo una precedente rete al Bologna) e non si è più fermato. Oggi le quattro reti al Frosinone. Un premio per un professionista esemplare che ha qualità fisiche straripanti ma sa anche discretamente giocare coi piedi. Oggi ha segnato un gol di sinistro, uno di destra e due di testa. La società bergamasca lo rivenderà a peso d’oro. Pare che ci sia l’Inter su di lui. ma se continua di questo passo, il valore di Zapata crescerà ancora.