Il brasiliano, toccato dalla tragedia del Flamenco scende in campo con la solita determinazione. Alle spalle le sirene del mercato
Parigi dimenticata
Addio Parigi. È tornato Allan. È bastata una partita un po’ sotto tono. Giusto il tempo per dimenticare Parigi (almeno fino alla fine della stagione). Allan è tornato il solito infaticabile trottolino in mezzo al campo. Qualche problema di impostazione ma non si può volere tutto da una partita nella quale si è ritrovato il vecchio Allan sradica palloni. Al fianco di Fabian Ruiz che oggi raccoglieva l’eredità di Marek Hamsik, Allan non ha sfigurato affatto. Anzi: è stato lo spagnolo che probabilmente ha reso un po’ sotto tono rispetto a quanto solitamente fatto vedere.
La morte nel cuore per il Flamengo
Una partita che Allan ha interpretato con la morte nel cuore. Tra i più toccati per la tragedia del Flamengo: “È una tristezza che ci tocca nel profondo! Tanta forza per tutta la famiglia e gli amici delle vittime, le nostre preghiere sono rivolte a questi giovani ragazzi. Che dio conforti il cuore delle vostre famiglie”. E allora tutto sul campo e due signori interventi: al 40′ quando toglie la palla dai piedi di Muriel e al 77′ quando si oppone in area di rigore interrompendo un’azione pericolosissima della Fiorentina. E così Allan torna nel cuore dei tifosi per la grande prestazione dimostrata. Addio Parigi, o almeno arrivederci.