È questa l’immagine che contiene la notizia, e non le altre. Il portoghese va di proposito sotto al settore dei tifosi ospiti per esibire il suo gesto
Provocazione ai tifosi non rilevata dalla Uefa
La notizia di ieri è che la Uefa sta indagando su Cristiano Ronaldo e sul suo gesto alla fine della partita vinta dalla Juventus 3-0 contro l’Atletico Madrid. Un gesto che i media e i giornali italiani – oggi lo ha fatto in maniera patente la Gazzetta dello Sport – paragonano a quello di Simeone all’andata. Non è proprio la stessa cosa. Innanzitutto non è lo stesso gesto, ma fin qui passi. Quella di Simeone potremmo definirla un’esibizione-constatazione – certamente di cattivo gusto –. Quello di Ronaldo un invito, ma soprattutto una provocazione. Soprattutto se effettuata di fronte al settore ospiti dell’Atletico Madrid. Provocazione voluta, cercata, ostentata, a fine partita.
Le differenze con Simeone
Ed è qui la significativa differenza. Simeone si gira presso la propria tribuna e – ripetiamo, in maniera volgare – esibisce la propria virilità. Cristiano Ronaldo va di fronte ai tifosi avversari e li deride. La fotografia, scattata dal fotoreporter dell’Ap Ansa Luca Bruno, lo dimostra in maniera evidente. È questa la foto che contiene la notizia, non quella che viene sempre pubblicata e che riprende il portoghese di faccia.
Ora, la domanda sorge spontanea. In base a quale criterio la Uefa ha escluso l’articolo 15 per Cristiano Ronaldo, quello relativo alla «provocazioni ai tifosi». Un falso storico. Come documentato dalla fotografia che stranamente fatichiamo a trovare sui giornali e i media italiani.