In quindici ammessi al processo accanto ai feriti e ai familiari delle vittime. Secondo i periti, la loro esperienza è simile a una battaglia
Sono tante le storie dei sopravvissuti al crollo del 14 agosto. Alcune agghiaccianti. Con conseguenze psicologiche terribili. Oggi Il Secolo XIX e Repubblica Genova ne riportano alcune.
Traumi irrisolvibili che portano a non dormire più la notte, ad avere attacchi di panico improvvisi, ansia, stress, a non riuscire più a salire in auto. Donne, uomini, ragazzi e bambini che non hanno riportato nemmeno un graffio sul corpo ma che, dopo quel terribile giorno in cui hanno visto 43 vite umane spezzarsi e franare l’asfalto sotto i loro piedi portano dentro ferite forse ancora più profonde.
Ammessi all’incidente probatorio
Una quindicina di nomi che il pm Massimo Terrile ha inserito nell’elenco delle persone offese, alle quali è stata notificata nelle scorse ore la richiesta del secondo incidente probatorio.
Vanno ad affiancarsi ai miracolati estratti feriti ma vivi dalle macerie della pila 9.
Una sindrome che gli specialisti definiscono da «ricordo intrusivo»: un flash-back involontario, devastante, che in questo caso può riguardare una caduta nel vuoto, una scena traumatica di morte.
Per ognuno di loro “c’è un certificato medico che parla, se non una consulenza medico legale. Ci sono referti che, nero su bianco, tratteggiano un male, una sofferenza, una fortissima inquietudine”.
Come reduci di guerra
Marco Lagazzi, psichiatra forense che con la collega psicoterapeuta Elena Paiuzzi ha studiato gli effetti psicologici-clinici del disastro su una ventina di persone coinvolte in esso, “i sopravvissuti al crollo del Ponte Morandi hanno spesso effetti simili ai reduci di guerra”.
Ora questi sopravvissuti potranno chiedere i danni.
Gli effetti delle dichiarazioni di Elsener
Ieri intanto il procuratore Francesco Cozzi è intervenuto sulle anticipazioni della perizia sulle cause del disastro, rilasciate dal perito Bernhard Elsener a una tv svizzera: “Valuterà il giudice se hanno compromesso l’incidente probatorio”.