Il bilancio di questa stagione che ha deluso tante squadre su Repubblica . L’improprio paragone sulla prima stagione di Ancelotti e quella di Sarri
Crosetti su Repubblica fa un bilancio di questa stagione non ancora terminata eppure praticamente decisa prima ancora di partire
“Si sta così per chiudere col sapore agro in bocca, un po’ per tutti, la lunga stagione degli scontenti”
in cui, finanche la Juve non è riuscita a superare la delusione della Champions mancata e così la festa è stata blanda, triste. Triste come il video di quell’unico tifoso juventino che cammina per le strade di Torino
“è l’incredibile icona di una festa ancora più assente del campionato mai cominciato”.
Anche la stagione di Ancelotti, che Crosetti definisce “un vincitore alla carriera”, è costellata di scontenti. Nonostante le previsioni in estate lo dessero quinto, Carlo è riuscito a tenere il Napoli saldamente al secondo posto, che poi sarebbe il primo delle squadre normali. Ma non ha fatto un grosso mercato in entrata e ha lasciato partire Hamsik. Cose che non gli verranno perdonate
“la sua luna di miele napoletana sta finendo, e quella di De Laurentiis non è mai cominciata”
E allora la risposta è semplice, ci si rifugia nel passato, in quei meravigliosi, unici quanto inutili 91 punti della scorsa stagione e in Sarri
“Se qualche anno fa, quando Maurizio Sarri era pressoché sconosciuto, al tifoso avessero chiesto vuoi lui o Ancelotti?, la risposta sarebbe stata automatica”
Oggi invece assistiamo ad una forma di culto pagano per l’allenatore toscano e al paragone errato tra questo primo anno di Ancelotti al Napoli e il suo primo in cui
“non permise al Napoli di approfittare pienamente dell’unica partenza sballata bianconera del decennio”