Nella rubrica “vivissime condoglianze” che però non è più la stessa da quando non c’è più Mamurio Lancilotto. Sott’accusa l’avarizia degli organizzatori
Mamurio Lancillotto non c’è più
Mamurio Lancillotto non c’è più. È stato sostituito da Modesto Michelangelo Scrofeo. Nomen omen, la modestia è nelle righe, nello stile, nella capacità di graffiare. Non soddisfa mai il lettore, troppo ingombrante la figura dell’autentico detentore della rubrica.
La rubrica, per quei pochi che non lo sapessero, si intitola “vivissime condoglianze” ed è tornata sei mesi fa sul Domenicale del Sole 24 Ore. E oggi si occupa di “Napoli Città Libro” organizzata a Castel Sant’Elmo a Napoli. Il titolo è: “avarizie napoletane”.
Le auto elettriche
Scrofeo si sofferma sugli attriti tra De Luca e de Magistris – e francamente non capiamo di cosa si sorprenda -, poi sottolinea “avarizie dell’ente ospitante”.
Per esempio, carenze per condizionamento e illuminazione, presto sistemate dagli organizzatori di «Napoli Città Libro» (diciamolo sottovoce: un dirigente Rai pare sia corso a comperare i corpi illuminati, volgarmente dette lampadine, perché mancavano). E le auto elettriche messe a disposizione per i relatori? Un autista ci ha confidato che non si sapeva dove ricaricarle e che le strutture comunali per tali mezzi non erano gratis.
E ha così concluso: “Un mattacchione ha invocato un fulmine come nel 1587, che avrebbe fornito energia a volontà. Costui, però, non sapeva che allora colpì la polveriera, facendo saltare un pezzo di fortezza”.