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Essere sconfitti politicamente eppure godere come poche volte

È una sconfitta che condanna i risultatisti e i pragmatisti. Eppure è una sconfitta tutt’altro che dolorosa. Si può ammettere la propria sconfitta politica e godere per il successo dell’avversario

Essere sconfitti politicamente eppure godere come poche volte
(KontroLab)

Esco con le mani alzate. L’Ajax del gioco totale ha umiliato la Juventus di Massimiliano Allegri l’ambasciatore del pragmatismo. Che stasera non ha capito letteralmente nulla. Ha subito un secondo tempo che è da storia del calcio. Deve dire grazie a Szczesny se la Juventus ha perso soltanto per 2-1. È andata come a Madrid. L’Ajax dei ragazzini terribili ha espugnato prima il Bernabeu e poi lo stadio che cambia nome ogni cinque anni.

Chapeau all’Ajax che ha fatto innamorare con una prestazione in crescendo – rossiniana – che nel secondo tempo è diventata insostenibile per laJuventus. I bianconeri sono stati travolti, sovrastati fisicamente e tecnicamente. Il 2-1 sta persino stretto all’Ajax.

È una sconfitta che condanna i risultatisti e i pragmatisti. Almeno questa sera. Eppure è una sconfitta tutt’altro che dolorosa. Si può ammettere la propria sconfitta politica e godere per il successo dell’avversario. Possibile o no, è successo. L’Ajax h strameritato. La Juventus si è presentata all’appuntamento più importante della stagione con Rugani, De Sciglio e Kean nel secondo tempo. Tu chiamala, se vuoi, programmazione. Che fa a pugni con quella dell’Ajax che ha messo su una squadra di ragazzini terribili, che stoppano la palla in ogni modo e la giocano sempre e comunque.

È la serata degli esteti. Ma è anche la serata di chi – risultatista convinto – gode come raramente è avvenuto nella propria vita.

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