All’estero impazziscono per la frase “la colpa è 50 e 50”. Non sanno come va in Italia e che fine fanno gli arbitri che sospendono le partite per razzismo
La visione all’italiana
La visione all’italiana va in crisi quando si confronta con la stampa estera, con la civiltà. All’estero, CNN e Guardian, ma gli esempi sono innumerevoli, non possono che trasalire di fronte alle dichiarazioni di tesserati italiani, che siano Bonucci, Allegri, Giulini. Dichiarazioni razziste, salviniane, omertose. Indecenti. Ignobili. Continuate voi.
Dopo la CNN, ne scrive anche il Guardian con Paolo Bandini. Il titolo dell’articolo è tutto un programma: “Bonucci rende difficile essere ottimisti per il calcio italiano”.
Bandini parte ricordando le italianissime dichiarazioni di Allegri. La sua spiegazione del perché contro l’Empoli Kean non avrebbe giocato. Del resto siamo un Paese che odia i giovani. Che deve infondere – questo lo diciamo noi del Napolista, non il Guardian – di nonnismo e di omertà ciascun protagonista della scena.
Voglio vedere quando finirà la cotta dei giornali per Kean. Se lo faccio giocare e non tocca palla, diranno che è un asino.
Invece, scrive Bandini, «al primo tocco (contro l’Empoli, ndr) ha segnato che è poi lo scopo del calcio».
Anche a Cagliari ha segnato. Ma i giornali hanno parlato di altro. Perché è successo qualcosa. Ci sono stati i buu razzisti dei tifosi del Cagliari nei confronti di Kean dopo la sua esultanza per il 2-0.
Bandini spiega così la sua esultanza: «Stava reagendo a quel che aveva subito nei minuti precedenti. Fischi e una piccola parte lo aveva anche bersagliato con insulti razzisti» i buu che in Inghilterra definiscono giustamente versi di scimmia.
Il Guardian cita Ceppitelli che implora i tifosi di fermarsi e Matuidi che discute con Allegri prima di chiedere all’arbitro Giacomelli di sospendere la partita. Al Guardian non sanno che l’arbitro che ha sospeso una partita per cori razzisti – Gavillucci – è stato espulso dall’associazione arbitri con l’appoggio della Federcalcio.
La colpa 50 e 50
Ma, per dirla alla Mazzarri, il meglio deve ancora arrivare. E il meglio sono le dichiarazioni di Bonucci che divide la colpa 50 e 50 tra Kean che ha provocato e quei tifosi del Cagliari protagonisti dei buu razzisti.
Come spieghi all’estero quel che in Italia è la normalità? Con Allegri che fa sempre finta di non sentire e i media che spesso e volentieri sorvolano sul razzismo? Meglio evitare.
Giustamente al Guardian scrivono quel che in Italia nessuno si è mai azzardato a scrivere:
Lasciando da parte l’ipocrisia di un tale commento da parte di un giocatore che quando esulta invita coloro che lo criticano a sciacquarsi la bocca.
Bandini va ovviamente oltre. E scrive: “Se pure, come ha detto Bonucci, prima del gol non ci fossero stati insulti razzisti, che cosa cambierebbe?”. Bandini ricorda il precedente di Matuidi, stigmatizza le parole del presidente sardo Giulini, definisce Allegri equivoco quando dice che Kean deve maturare anche se – aggiunge Bandini – “non è chiaro se si riferisse all’esultanza o alle simulazioni di Kean durante la partita”.
Il Guardian termina scrivendo che “è complesso eliminare il razzismo dagli stadi italiani quando è endemico nella società e anche nel dibattito politico nazionale. Ma individuare e punire i responsabili individuali è un modo ovvio per iniziare”.