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Il modello inglese: stadio bellissimo con i bagarini fuori all’Emirates

Impianto meraviglioso, come quasi tutti gli stadi inglesi. Ma non è un teatro: in piedi in tribuna e prima del match bagarini cercavano di vendere biglietti

Il modello inglese: stadio bellissimo con i bagarini fuori all’Emirates

Il modello inglese. Noi ci inginocchiamo, ci genuflettiamo. Non potremmo fare altrimenti. Ogni trasferta europea viene vissuta con lo sguardo all’insù, come i bambini. L’Emirates Stadium è una perla, come quasi tutti gli stadi inglesi. Per non dire tutti. La fermata della metro a trecento metri (anche se al termine della partita quella stazione chiude per un’ora, probabilmente per evitare congestionamenti: ma poi riapre). Uno store pazzesco all’ingresso dello stadio, con prezzi nemmeno proibitivi. Il classico pre-partita vissuto all’inglese, a bere birra e qualcuno a mangiare qualcosa.

Non parliamo nemmeno della sala stampa, del wi-fi che funziona a mille. Del cibo e di tutto il resto. Della sala conferenze.

C’è però anche altro. Prima di Arsenal-Napoli, all’esterno dell’Emirates, ci siamo imbattuti in più persone che ci hanno chiesto se avessimo bisogno di un biglietto per entrare. Evidentemente in barba al biglietto nominale che tra l’altro se non sbagliamo è nato proprio qui. Erano bagarini. Agivano indisturbati, non strillando ma di certo non era difficile individuarli. Insomma sono tollerati.

Così come sono tollerati, all’interno, quei tifosi – erano almeno una ventina – che in tribuna hanno guardato in piedi buona parte dell’incontro, obbligando così ad alzarsi chi era nelle file successive. A catena. È stato inutile richiedere l’intervento degli steward, come qualcuno ha fatto.

Ora, per carità, non c’è nulla di male nel guardare la partita in piedi. Anzi. È un ritorno all’antica. Anche qui in Inghilterra. Lo scriviamo solo per segnalare che poi la realtà è diversa da come viene descritta. Il tifo è tifo. La partita viene vissuta come dev’essere vissuta. L’Emirates dall’esterno sembra un teatro e per certi versi lo è; gli spettatori sono giustamente lì investe di tifosi e non di appassionati di teatro.

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