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Kessie Bakayoko, il razzismo di Capezzone: «nell’Occidente avanzato lo sport non è una faida tribale»

Le dichiarazioni illuminate dell’ex portavoce di Forza Italia. Il sottosegretario Giorgetti: “Gesto inqualificabile, indegno. Mi auguro che vengano presi i giusti provvedimenti».

Kessie Bakayoko, il razzismo di Capezzone: «nell’Occidente avanzato lo sport non è una faida tribale»

La politica si è tuffata sul caso

Repubblica giustamente oggi fa notare che la politica si è tuffata a pesce sulla polemica che ha visto protagonisti i due calciatori del Milan Kessie e Bakayoko.

Riporta la dichiarazione del sottosegretario allo sport Giancarlo Giorgetti: «Un gesto inqualificabile, indegno. Mi auguro che vengano presi i giusti provvedimenti».

E quella di Daniele Capezzone, ex portavoce di Forza Italia, che secondo il quotidiano diretto da Verdelli ha “addirittura giocato sulle origini africane di Kessié e Bakayoko”. A noi paiono dichiarazioni evidentemente razziste:

«Informarli che nell’Occidente avanzato lo sport non è una faida tribale. Fuori dai campi fino a fine stagione!».

 

Il caso Kessie-Bakayoko

Riportiamo, sempre da Repubblica, le quase sempre ragionevoli dichiarazioni di Rino Gattuso:

Almeno nei grandi club i calciatori smanettino di meno sugli smartphone e si allenino di più.

“Adesso – scrive il quotidiano diretto da Carlo Verdelli – il Milan sta studiando come limitare i rischi della smania compulsiva dei suoi stipendiati”. 

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