Le dichiarazioni dei due presidenti contro la Superlega di Agnelli, farebbero pensare ad un asse Cairo-De Laurentiis per tutelare le altre squadre di Serie A
AdnKronos – “Non ero sicuro di poter andare ma vista l’importanza della cosa domani sarò anch’io a Madrid. Credo sia importante essere molto rigidi: rispetto alla ‘Super Champions europea’ ho sentito cose che non mi piacciono affatto, sarebbe un modo per sviluppare un calcio di élite che esclude però la gran parte delle squadre e si limita ad alcune, per di più scelte”.
E’ la presa di posizione del presidente del Torino, Urbano Cairo, in relazione al progetto della Superlega europea di cui si discuterà domani nella capitale spagnola.
“Da voci che ho sentito non ci sarebbe neanche più la competizione forte per andare in Champions o in Europa League – prosegue il presidente del Torino ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Rai Radio1 – ci andrebbero solo quelle ‘unte dal signore’. Diventerebbe una competizione impoverita per quanto riguarda l’Italia, anche altri paesi come l’Inghilterra non sono d’accordo con questa innovazione.
E poi addirittura si pensa di giocare il sabato e la domenica la Super-Champions relegando il campionato al martedì e al mercoledì, il ché vorrebbe dire farli diventare la ‘cenerentola’ col risultato finale che le squadre più forti e ricche lo diventerebbero ancora di più e le squadre con minor mezzi ne avrebbero ancora di meno con campionati che perderebbero appeal e dunque anche diritti televisivi”. “Dal punto di vista sociale, per chi ama i campanili e le sfide che si vedono oggi nel calcio in Italia e in altri paesi, vuol dire non rispettare il popolo italiano e gli altri popoli europei che hanno il piacere della tradizione dei campionati nazionali a cui si aggiunge sicuramente la Champions, che è molto importante, ma i campionati devono essere giocati”, conclude Cairo.
Un accordo tra i due presidenti
Cairo, presidente del Torino, ha espresso la medesima ostilità di De Laurentiis nei confronti della SuperLega, proposta da Agnelli, che sarebbe riservata a poche squadre, ovviamente le più ricche. Una condanna a morte per tutte le società calcistiche che non hanno la potenza economica della Juventus e che si troverebbero sempre più relegate in un ruolo secondario nel panorama europeo.
Il dubbio a questo punto sorge spontaneo, pensando che Cairo, oltre ad essere il presidente del Torino, è anche il proprietario del CorSera: l’idea di un’alleanza tra i due presidenti. L’intervista di De Laurentiis pubblicata questa mattina dal quotidiano milanese e le dichiarazioni riportate dall’AdnKronos sembrerebbero il segno di un asse Cairo-De Laurentiis, quasi un accordo politico contro la Superlega di Agnelli che sarebbe la morte economico-finanziaria di molte società calcistiche italiane.
Come ha precisato il presidente Cairo, la Superlega così concepita sarebbe “un calcio di élite” che lascerebbe fuori tutte le altre squadre che non sono al passo con la Juventus, perché è chiaro che Torino e Napoli non sono la Juventus, non sono Milano e nemmeno Roma.
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