Due scherzi di cattivo gusto quelli a Matteo Salvini e Aurelio De Laurentiis, che lanciano però una nuova moda, quella della “trappola del selfie”, che è tutta made in Campania

C’è una similitudine che salta agli occhi tra l’episodio accaduto ieri al ministro degli Interni italiano Matteo Salvini e quello che aveva visto protagonista un mese fa il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: un episodio di cattivo gusto, quando un giovane gli aveva chiesto di fare un selfie e poi, al momento del click, si era lasciato andare ad un pesante insulto nei confronti del patron azzurro.
Ieri, a Salerno, è toccato a Salvini. Dopo il comizio, mentre si concedeva ai selfie con i presenti, una ragazza si è avvicinata al ministro fingendo di voler scattare un selfie e gli ha chiesto: “Salvini, non siamo più terroni di merda?”.
Due episodi molto diversi per significato ma che dal punto di vista formale lanciano una nuova moda, quella che potremmo definire la “trappola del selfie”, che è tutta made in Campania.
E soprattutto, a nostro avviso, questo potrebbe rivelarsi un deterrente ad acconsentire ai selfie per i personaggi noti: potremmo veder diminuire gli scatti sui social.
(Video di Valentina Sestito)