ilNapolista

Chiude la palestra Fulgor: troppe spese, concorrenza e pochi guadagni

Sul Corriere della Sera parla il titolare Gennaro Carbonara: “Noi facciamo tutto in regola. L’ho segnalato a tutti: vigili urbani, Vigili del fuoco, Comune, Asl, ma nessuno ha mai mosso un dito”

Chiude la palestra Fulgor: troppe spese, concorrenza e pochi guadagni

La mitica palestra Fulgor, al centro della città, in via Goethe, chiude: non riesce più a tirare avanti.

Il fitness era la sua unica fonte di guadagno per poter allenare gratuitamente gli agonisti della box, pagare il mutuo concesso dal Credito sportivo per l’acquisto dei locali e gli stipendi dei tecnici e adesso, con la concorrenza delle moderne palestre a basso costo che si aprono nei dintorni, non ce la fa più.

Lo racconta Fulvio Bufi sul Corriere della Sera.

E’ uno dei luoghi che a Napoli hanno fatto la storia dello sport, rimasto quasi un luogo mitologico:

“dove ancora ci si poteva illudere che il tempo dello sport non fosse passato. Dove il rumore dei pugni sul sacco, gli impulsi sonori del timer segnatempo, il sibilo cadenzato della corda che ruota nell’aria, erano rimasti uguali da sempre”.

Vi hanno insegnato maestri di boxe come Geppino Silvestri e Antonio D’Alessandro che avevano come allievi Patrizio Oliva, Ciro De Leva e Salvatore Bottiglieri.

Qui ha allenato Patrizio Oliva, si sono preparati gli stunt coordinator delle serie girate a Napoli, eppure adesso non riesce più a tenere aperte le saracinesche.

Il titolare, Gennaro Carbonara, unico rimasto a tenere in piedi la baracca “dopo che gli altri soci hanno via via gettato la spugna”, dice di voler ricominciare altrove per non “buttare all’aria cinquant’anni di storia”. La palestra, però, abbandona il centro della città: non potrà più ospitare gratuitamente i bambini dei Quartieri Spagnoli.

Da quattro anni, a trenta metri dalla Fulgor c’è una palestra che appartiene ad una catena internazionale, in uno degli alberghi tra i più centrali di Napoli. Ci si può iscrivere pagando 20 euro al mese e ha sottratto rapidamente clienti alla Fulgor. I conti, così, non sono più tornati.

Carbonara ci ha provato, ma non riesce più a portare avanti la struttura, nel silenzio generale:

“Noi facciamo tutto in regola. L’ho segnalato a tutti: vigili urbani, Vigili del fuoco, Comune, Asl, ma nessuno ha mai mosso un dito. È soltanto per questo che siamo costretti ad andarcene”.

Sulla pagina Facebook, una nota in cui si comunica la chiusura:

“Una sconfitta sia Sportiva che Sociale, una sconfitta di tutti”.

ilnapolista © riproduzione riservata