Le italiane ai Mondiali dentro e fuori dal campo. C’è chi sognava questo momento da sempre e chi ha lottato contro la discriminazione sin da piccola
Alla vigilia dell’esordio ai Mondiali di calcio femminile dell’Italia, la Gazzetta offre un ritratto delle azzurre, tra modo di stare in campo e curiosità di vita quotidiana.
Un gruppo di ragazze forti e affiatate, che in questo 2019 hanno perso solo una volta in campo, ai rigori, la finale di Cyprus Cup.
Il portiere è Laura Giuliani. Ha esordito in Serie A nel 2011 con il Como per poi passare, dopo una stagione, nella Frauen-Bundesliga. Dice di dovere tutto a suo nonno, il suo primo tifoso. Anche adesso che lui non c’è più, dichiara di giocare per lui.
Elena Linari, difensore centrale, ha il numero 5. E’ nata a Fiesole nel 1994. Con l’Atletico Madrid ha vinto la Liga la scorsa stagione. E’ molto riservata e ama i tatuaggi.
Il numero 13 è Elisa bartoli, della Roma. Molto tecnica e reattiva, può giocare sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Il suo idolo è De Rossi.
Alia Guagni indossa la maglia numero 7 e gioca nella Fiorentina. La fascia sinistra è il suo regno. Forte sia in fase difensiva che offensiva, come dimostrano i 5 gol in azzurro. Ama leggere, viaggiare e soprattutto cucinare.
Il numero 2 è Valentina Bergamaschi, esterno del Milan. E’ un’attaccante che si presta a giocare come
terzino destro e che risulta molto utile anche quando entra a gara in corso. Il suo carattere deciso le ha permesso di superare un grave infortunio al ginocchio.
Valentina Cernoia è il numero 21. 27 anni, è centrocampista nella Juve. Ha un mancino che fa faville ed è umile e pratica. Ama partire da destra per accentrarsi e concludere dalla distanza. Sta per laurearsi in
Scienze Motorie. Ha un sogno: diventare preparatore atletico.
Manuela Giugliano ha 21 anni e indossa la maglia numero 23. Centrocampista offensiva del Milan è quella che in campo è chiamata a mettere ordine ma sa anche tirare fuori giocate di fantasia. Grintosa in campo, è invece molto dolce nella vita privata. Se non avesse fatto la calciatrice avrebbe voluto diventare maestra d’asilo.
Aurora Galli, numero 4, ha 22 anni ed è centrocampista nella Juventus. Ha segnato contro la Svizzera, cosa che non le capita spesso. Per lei essere una calciatrice è essere se stessa, “un modo di vivere”.
Il capitano della Nazionale è Sara Gama, anche capitano della Juventus. Indossa la maglia numero 3 ed ha 30 anni. E’ il fulcro della squadra. E’ diventata idolo delle teenager, tanto che le è stata dedicata una Barbie perché può ispirare ogni bambina a realizzare i propri sogni.
Il numero 8 è Alice Parisi. Cresciuta nel Trento, ha 28 anni ed è centrocampista della Fiorentina. Nel 2013 è stata eletta miglior calciatrice italiana della stagione. Quando era piccola i suoi maestri erano preoccupati perché stava sempre attaccata alla rete dei campi in cui giocavano i maschi. Il padre, allora, chiese di far entrare a giocare anche lei.
Martina Rosucci è il numero 6. E’ reduce da una lunga pausa a causa delle rottura del crociato, ha 27 anni ed è mezzala della Juve. Le piace stare sempre al centro dell’attenzione e sui social racconta tanto di sé, ma le piace anche l’intimità di un buon libro.
C’è poi Barbara Bonansea, maglia numero 11. 27enne stella della Juventus, svaria su tutto il fronte offensivo ma è micidiale quando si accentra da sinistra. Il suo sogno più grande dal punto di vista calcistico è vincere la Champions con la Juve, quello privato è diventare mamma.
Ilaria Mauro indossa il numero 18 e gioca nella Fiorentina. Brava anche in fase difensiva. La sua lotta alla discriminazione iniziò quando era bambina: l’allenatore la fece capitano e i maschi la presero in giro. A fine gara, però, andarono a stringerle la mano.
Cristiana Girelli, maglia numero 10 e attaccante della Juve, è la più prolifica delle azzurre con 29 reti all’attivo. Suo padre, farmacista, era anche presidente di una squadra di calcio. Quando era piccola lei amava intrufolarsi negli allenamenti dei ragazzi e farlo impazzire.
Il numero 9 è Daniela Sabatino, attaccante del Milan. Seconda marcatrice azzurra dopo la Girelli, con 27 gol. Suo padre faceva sacrifici enormi per portarla agli allenamenti a Campobasso da Agnone.
Ha uno straordinario fiuto per il gol Valentina Giacinti, numero 19, attaccante del Milan. Ha 25 anni ed è già stata tre volte capocannoniere della Serie A.
“Da piccola non ne voleva proprio sapere di giocare con le bambole che le arrivavano puntuali a Natale: gli staccava la testa e ci giocava a calcio”.
Ci sono poi le altre, che partono dalla panchina.
Chiara Marchitelli, numero 12, portiere della Florentia. Ha vinto quattro scudetti, ama leggere, guardare le serie tv e cucinare.
Rosalia Pipitone, numero 22, gioca nella Roma. Ama la psicologia.
Lisa Boattin è difensore della Juve e indossa la maglia numero 17. Ha vinto 3 scudetti, 3 coppe Italia e 2
supercoppe. I suoi genitori avrebbero preferito si dedicasse alla ginnastica.
Linda Tucceri, maglia numero 20, è difensore del Milan e diplomata all’Istituto d’Arte.
Laura Fusetti ha il numero 16 ed è centrocampista del Milan, oro europeo Under 19 nel 2008. Ama Baglioni e la Mannoia.
Annamaria Serturini, numero 15, è centrocampista della Roma ed ha vinto 5 titoli. Ama la serie tv “Breaking Bad” e la musica latino americana.
Stefania Tarenzi, numero 14, ha vinto sei titoli con il Brescia. Dice di essere una fifona. Il Mondiale era il suo sogno più grande.
Infine chi queste ragazze le guida. Il ct, Milena Bartolini. Sulla panchina azzurra dall’agosto 2017, è amica di Carlo Ancelotti, emiliano come lei. Insegna da anni alla scuola di Coverciano.