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Conte: «Non avevo bisogno di essere rassicurato dall’Inter. Le decisioni spostano le aspettative»

Il tecnico nerazzurro: «Mai stato vicino alla Juventus, mai ricevuto una telefonata. È per me motivo di orgoglio essere conosciuto qui in Cina»

Conte: «Non avevo bisogno di essere rassicurato dall’Inter. Le decisioni spostano le aspettative»

Conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia dell’amichevole tra Inter e Juventus.

Il mercato

«Il mercato? Saranno fatte delle riflessioni e saranno prese decisioni per il bene dell’Inter. Terremo conto di tutto, non solo del campo.

«Non avevo bisogno di essere rassicurato, c’è stato un confronto molto sereno. C’è bisogno di tempo per portare il club al livello  cui compete. I cambiamenti della nuova proprietà sono sotto gli occhi di tutti. Ovviamente le decisioni possono spostare l’ago della bilancia e anche le aspettative”, ha spiegato il tecnico.

“Mai stato vicino alla Juventus”

“È la prima volta che incontro la Juventus da quando è finito il mio rapporto con loro. È certo che provoca un’emozione umana, naturale. È un’avversaria e faremo di tutto per vincere. All’inizio sara’ emozionante, poi ognuno vorrà superare l’avversario. Non sono mai stato vicino alla Juventus, non ho mai ricevuto una telefonata. E’ sempre stata l’Inter a mostrarmi grande interesse e grande affetto. Sento quindi una grande responsabilita’ per creare qualcosa di importante”

L’accoglienza in Cina

“Stiamo cercando di lavorare su concetti di gioco in fase di possesso e non possesso. Più si giocano partite, più si iniziano ad apprendere i concetti”.

“Vecino è reduce da un infortunio muscolare e quindi sta lavorando, ma dobbiamo rispettare i tempi di recupero. Godin ha iniziato gli allenamenti con noi, sono due ottimi giocatori, molto uniti anche tra di loro e sono felice di averli a disposizione”.

In Cina è stato accolto con grande affetto.

“Sono contento di essere conosciuto come mi dite, è per me motivo di orgoglio. Il mio soprannome significa che sono molto diretto? Penso sia positivo e importante essere schietti e diretti con i giocatori e anche con i tifosi”.

L’esperienza inglese

“L’esperienza inglese mi ha arricchito professionalmente, ora sono contento di essere tornato in Italia. Oggi la Premier League è il campionato più importante, è il più difficile da giocare e vincere, c’e’ grande competitività con sei squadre che partono con possibilità di vincere. In Inghilterra è molto molto difficile vincere. Il campionato italiano sta tornando a crescere e questo e’ molto importante, secondo me si stanno facendo dei miglioramenti sotto tutti i punti di vista, anche dal punto di vista delle infrastrutture”.

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