Angelo Carotenuto sul Corriere dello Sport spiega come la regola del 3% venga facilmente aggirata da club e procuratori per chiudere gli affari più importanti

De Laurentiis ha detto no alla richiesta del procuratori di Pépé che chiedevano una commissione di circa 6 milioni, molto più del 3% previsto dai regolamenti. Il presidente del Napoli non ci sta a farsi prendere per la gola dai nuovi padroni del calcio, eppure, come spiega Angelo Carotenuto sul Corriere dello Sport, molto spesso funziona così.
Sono loro a guidare. Governano scene, premono, convincono. Hanno argomenti. Bloccano trattative, le sbloccano, le ribaltano.
E così, i soldi spesi dalle società per i procuratori crescono ogni anno, sono considerati oneri accessori, ma diventano ogni anno più importanti. Basti pensare che in Italia nel 2018 sono stati spesi 172 milioni in commissioni, il 19% in più dell’anno precedente.
È un tetto molte volte virtuale e molte volte evaso. Ci sono modi diversi per conservare buoni rapporti con un procuratore che deve portarti in casa un giocatore. Uno dei più sgamati è chiudere con lui un secondo affare, anche se minore, e forse un terzo, meglio ancora mettendo a bilancio una plusvalenza, così siamo contenti tutti