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CorSport: La Corea vuole un rimborso per non aver visto giocare Ronaldo

Il contratto per l’amichevole di Seul prevedeva che CR7 giocasse almeno 45 minuti. I tifosi delusi hanno intonato cori per Messi. Sarri ha litigato con la stampa coreana

CorSport: La Corea vuole un rimborso per non aver visto giocare Ronaldo

C’è un caso (e un caos) sudcoreano che riguarda Ronaldo. Lo racconta il Corriere dello Sport.

Venerdì scorso la Juve ha giocato un’amichevole a Seul, contro delle stelle della K-League. L’agenzia organizzatrice dell’evento, TheFasta, aveva inserito nel contratto una clausola che garantiva la presenza di Cristiano Ronaldo in campo per almeno 45 minuti. Ma il portoghese non ha giocato nemmeno un minuto per affaticamento muscolare.

Tra gli spettatori, però, c’era chi aveva pagato anche 30o euro per vedere CR7 e adesso – da quanto riferiscono i media locali – la Lega calcio professionistica della Corea del Sud vorrebbe un risarcimento.

Alla Juve, per ora, non è arrivata alcuna richiesta.

Certo è che in campo tutti attendevano Ronaldo. Il Corriere dello Sport racconta che i 66mila tifosi che erano presenti al World Cup Stadium avevano osannato il campione sin dal suo ingresso sul rettangolo di gioco nel prepartita. Lo hanno invocato per gran parte della gara. Poi, quando hanno capito che non avrebbe giocato, hanno sfogato la loro frustrazione con cori pro Messi, il suo acerrimo rivale.

“Uno sberleffo in piena regola nei confronti del re”.

La K-League si è scusata con il pubblico e TheFasta ha puntato il dito contro la Juve. Da contratto, l’ipotesi che Ronaldo non giocasse sarebbe stata contemplata solo in caso di infortunio durante il riscaldamento o durante la partita. La K-League sostiene di non essere invece stata informata del problema muscolare di Ronaldo. Nella nota diramata dall’agenzia organizzatrice è scritto:

“Dopo aver visto che Ronaldo non era in campo nel secondo tempo della gara, abbiamo chiesto alla Juventus di onorare il contratto. Il club ci ha detto che sia il giocatore sia l’allenatore erano a conoscenza della clausola, ma non ha potuto giocare a causa di un problema fisico. In seguito, non hanno risposto alle nostre chiamate”.

Già nel postpartita era divampata la polemica. La stampa sudcoreana aveva chiesto un chiarimento a Maurizio Sarri, che aveva provato a spiegare:

“Era previsto che Ronaldo giocasse meno delle altre partite, poi ci ha detto di avere un affaticamento muscolare. Per questo ho deciso, insieme al vicepresidente Nedved e a Ronaldo stesso, di tenerlo fuori e di non correre rischi”.

Ma le parole di Sarri non avevano soddisfatto i giornali asiatici, tanto che, all’ennesima domanda, il tecnico aveva perso la pazienza risponendo:

“Se lei vuole venire in Italia a vedere giocare Ronaldo, le pago io il biglietto…”.

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