Al Corriere dello Sport: “Il mercato è competenza della società. Se resteremo quelli che siamo faremo grandi cose. Se ci sarà qualche innesto importante avremo più qualità e più interpreti in grado di darci una mano”

Contro il Liverpool, Lorenzo Insigne ha giocato una gran partita, confezionando un gol da fuori area e due assist accentrandosi da sinistra.
Oggi il Corriere dello Sport pubblica un’intervista al Magnifico in cui Lorenzo riconosce il valore di amichevoli internazionali come quella contro il Liverpool e quelle che il Napoli giocherà tra poco.
“Sono sfide che servono, che aiutano a crescere chi non ha avuto possibilità di viverle e arricchiscono ulteriormente chi invece ha già avuto modo di giocarne. Dentro, rimane sempre qualcosa”.
Soprattutto, dopo una vittoria contro i campioni d’Europa, “migliora l’umore”.
Dice che gli piace partire da sinistra, ma che è pronto a fare tutto ciò che gli chiede Ancelotti. Aggiunge di aver parlato con Milik:
“A Milik ho detto di stare tranquillo perché è vero che gli piace giocare per la squadra, ma è più attaccante e deve pensare a segnare. Al resto provvediamo noi”.
Riconosce che il gruppo è più forte di quello dell’anno scorso
“Ancelotti è straordinario, ci fa sentire tutti importanti e sullo stesso piano. Sappiamo di valere, sono anni che giochiamo insieme, e siamo anche consapevoli che se arriverà qualcuno, sarà solo per migliorarci e per rinforzarci. E a chiunque venga al Napoli, Ancelotti farà capire che gli interessi collettivi saranno sempre prioritari rispetto a quelli personali”.
Del mercato non parla, rimanda le decisioni al club.
“Anche se dovessimo restare quelli che siamo, sapremmo fare egualmente grosse cose. Il mercato è competenza della società, del presidente, di Ancelotti, di Giuntoli: se dovesse esserci qualche innesto importante, vorrà dire che salirà la concorrenza e avremo più qualità e più interpreti in grado di darci una mano”.
Elogia Manolas, che, dice, “ha capito subito i movimenti: d’altro canto, non gli mancano lo spessore e l’autorevolezza, che ha messo subito al servizio della squadra”.
Infine parla della Juventus:
“La Juventus ha cambiato allenatore, l’Inter, il Milan e la Roma anche: e allora penso che rispetto a
questi club, il Napoli – che ha sempre Ancelotti in panchina – parta in vantaggio. Aggiungerei anche altro: ormai sono cinque, sei, per qualcuno anche sette anni che molti di noi giocano assieme. E allora io penso che si possa dire che ora siamo più vicini alla Juventus”.