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La polizza sul Ponte Morandi finisce nel mirino delle indagini

Il Secolo XIX scrive che la copertura assicurativa sul viadotto è aumentata negli ultimi dieci anni. Autostrade dichiara che si è trattato di semplici aggiustamenti di mercato

La polizza sul Ponte Morandi finisce nel mirino delle indagini

Secondo una fonte investigativa, la copertura assicurativa sul Ponte Morandi e il relativo premio sarebbe aumentato in modo significativo negli ultimi dieci anni. La questione, scrive Il Secolo XIX, è finita nel mirino della Procura, che indaga sul crollo del 14 agosto 2018.

L’aumento, secondo gli inquirenti, sarebbe un indizio della consapevolezza della crescita del rischio che gravava sul viadotto.

Nei giorni scorsi i finanzieri diretti dai colonnelli Ivan Bixio e Giampaolo Lo Turco hanno interrogato i funzionari della compagnia di assicurazioni Swiss Re International, che avevano gestito la pratica Morandi.

Nelle settimane precedenti all’interrogatorio sono invece stati acquisti atti, contratti e polizza. Gli investigatori vogliono appurare se la polizza era commisurata al reale stato di salute del ponte.

Sul punto, Autostrade spiega che è vero che gli aumenti sì ci sono stati, ma che sono stati minimali,  legati a più fattori. Primo fra tutti il valore di mercato dell’opera, ma anche altri elementi.

Il Secolo spiega che la polizza assicura, oltre al Morandi, diverse altre opere strategiche (circa 90), comprese le infrastrutture aeroportuali. C’è anche il Leonardo da Vinci di Fiumicino, dove nel maggio 2015 si verificò un incendio che distrusse completamente il terminal 3.

“Anche quel rogo, insieme all’incidente di Bologna con l’esplosione d’una cisterna di Gpl e due vittime, secondo Aspi avrebbe provocato un aumento della polizza “complessiva””.

Intanto, proprio sul pagamento della polizza, è in atto un contenzioso tra Autostrade e la compagnia assicurativa. Swiss non ha ancora versato un euro ad Aspi, chiamandosi fuori proprio a causa dell’indagine in corso.

Aspi, tuttavia, ha deciso di non aspettare i tempi previsti dalle procedure assicurative ed ha anticipato direttamente i risarcimenti agli aventi diritto, stanziando oltre 50 milioni.

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