Su Libero il libro della ex campionessa americana di calcio e le otto regole per diventare leader. La cosa più importante è sentirsi parte di un gruppo
Su Libero il libro in cui l’ex campionessa di calcio americana, Abby Wambach, spiega alle ragazze come essere vincenti. Si chiama “Un branco di lupe”, è uscito a giugno, pubblicato da Mondadori.
La Wambach è un’attivista del movimento LGBT internazionale, ha fondato un’organizzazione, la Wolfpach Endeavor, che aiuta le donne a fare gruppo.
Si è ritirata a 2015, a 35 anni, dopo aver segnato, con la Nazionale Usa, 184 gol, più di quanti ne abbia mai segnati qualsiasi altro giocatore a livello internazionale. Ha vinto due medaglie olimpiche, un Mondiale Fifa nel 2015.
Tanto brava con i piedi quanto con le parole. Che adesso usa per svelare alle ragazze come sovvertire lo status quo e diventare leader.
Lo fa mettendosi sul loro stesso piano, senza far pesare affatto quanto è stata grande in campo. E stila otto regole per diventare “donne con le palle”.
La prima:
“Create la vostra strada e smettetela di essere cappuccetto rosso”.
La fiaba dei fratelli Grimm insegna che bisogna seguire le regole, sennò si finisce in pasto al lupo cattivo. Abby dice di no:
“Tutte le cose belle che mi sono capitate sono accadute quando sono uscita dalla strada prestabilita”.
La seconda regola è di pretendere ciò che è giusto avere:
“Siate riconoscenti ma esigete ciò che vi spetta”.
E’ giusto chiedere di più quando è diritto delle donne farlo. Ai Mondiali del 2018 la nazionale francese di calcio maschile si è portata a casa 38 milioni di premi. La nazionale Usa femminile, invece, una cifra diciannove volte inferiore. E’ il momento di chiedere di più, scrive Abby.
Terza regola:
“Siate delle leader ora, in qualsiasi posizione vi troviate”
Non conta se sedete in panchina. Lei ci ha passato un intero Mondiale e il suo contributo alla squadra è stato importante quanto quello delle compagne in campo.
Regola numero 4:
“Fallire significa che state finalmente giocando”
La cinque invita a far parte di un gruppo
“Siate alleate degli altri”.
Le donne sono sempre in concorrenza tra loro, impegnate ad accaparrarsi quei pochi posti che la società mette loro a disposizione, ma anche per un’inclinazione naturale. Abby scrive che è sbagliato e dipinge un quadro che andrebbe appeso in tutte le stanze in cui vivono e lavorano delle donne:
“Quando “segnate” indicate chi vi ha aiutato a farlo. Io facevo così. Il successo di ogni donna è anche il vostro, festeggiatelo”.
La sesta regola incita ad avere maggiore fiducia in sé stesse:
“Credete in voi stesse. Chiedete la palla”.
Bisogna buttarsi, provarci, pensare di potercela fare.
Regola numero 7:
“Coltivare altre leader”.
Per coltivare una squadra di leader bisogna saper ascoltare e attingere da tutti. Non sono solo le giovani a poter imparare dalle più anziane. Tutti hanno sempre qualcosa da insegnare.
Infine la regola delle regole, quella su cui si basa l’intero saggio, la numero 8
“Tutte noi abbiamo bisogno di un branco”.
Non siate lupe solitarie. Del resto, la Wambach è diventata ciò che è: una delle calciatrici più forti di tutti i tempi. Ha capito che è importante far parte di un gruppo in cui le donne si sostengono a vicenda.