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CorSport: Quando Baggio mise all’angolo la Juventus scegliendo il Milan

La Juve aveva già un accordo con l’Inter ma Baggio lo mandò a monte. All’epoca gli ultrà protestarono. Oggi non c’è nulla che non possa essere sistemato con i soldi

La vicenda Dybala ricorda quella che riguardò Roberto Baggio nel 1995, scrive il Corriere dello Sport. Solo che quella volta la variante fu che all’incontro decisivo parteciparono anche dei capi ultrà.

Era il primo anno di Marcello Lippi e della troika Giraudo-Moggi-Bettega.

L’incontro avvenne all’inizio di giugno al vecchio Comunale, mentre la squadra si allenava a pochi passi.

Baggio, come oggi Dybala, non serviva più: era arrivato Alessandro Del Piero, “poi anche lui messo alla
porta senza tante smancerie”.

La Juventus offrì a Baggio un rinnovo contrattuale dimezzato: 2 miliardi contro i 4 che chiede il Codino.

In realtà è solo una mossa per gettare fumo negli occhi perché la Juve aveva già concluso l’affare con l’Inter di Moratti per venderle Baggio. Ma Baggio lo sapeva e mandò a monte l’affare. Peggio: scelse il Milan. dove vinse un altro scudetto.

Quando Agnelli comunicò ufficialmente che il campione avrebbe vestito la maglia rossonera, a Torino un centinaio di ultrà manifestò davanti alla sede della Juventus per opporsi alla decisione.

Oggi non protesterà nessuno, scrive il Corriere dello Sport:

“Perché la nuova Juventus di Andrea Agnelli non ama le bandiere ma i professionisti. Soprattutto non sopporta i non allineati. Dybala fa resistenza, ma non prenderà cappello come il suo illustre predecessore. Al giorno d’oggi non c’è nulla che non si possa sistemare, nel calcio, con i soldi che girano. E con i procuratori che, a ogni giro, vanno all’incasso”

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