Crosetti: Chi gioca per Conte, gli consegna l’anima. E si trasforma (come Candreva)
Su Repubblica: un campione della Nazionale disse che avrebbe dato un rene per lui. Entra nella mente e nel cuore dei giocatori. La sua presenza vale 10 punti in più. Per questo la Juve lo teme

Su Repubblica, Maurizio Crosetti racconta Antonio Conte.
Spiega la sua energia inesauribile, l’effetto che fa ai giocatori che allena e anche il motivo per cui la Juventus lo teme tanto.
Il tecnico nerazzurro è totalizzante, scrive Crosetti: chi gioca per lui, gli consegna l’anima. Perché Conte
“sa plagiare, sa entrare nella mente e nel cuore dei giocatori, li fa sentire più grandi di quello che sono, cioè grandi come vorrebbero essere: è questo il senso di una possibilità, è questo il potere. Il vero potere è poter essere”.
Capita così che anche Antonio Candreva, “un valido ma un po’ appassito trentaduenne interista che pareva aver dato tutto quello che aveva da dare” e che con Spalletti “non segnava più un gol neanche a morire”, con Conte si trasformi. Dimagrisce e arriva fresco alla prima di campionato segnando anche un bellissimo gol.
Con Ranocchia è capitato lo stesso: “Conte lo bacia e sbuca un principe”.
Tra i capolavori del tecnico ci sono l’Europeo 2016, perso ai rigori per un pelo contro la Germania e la rinascita juventina dopo Calciopoli, “prodigiosa”. E’ stato Conte, scrive Crosetti, a mettere le basi per Allegri. E anche in Inghilterra ha vinto tutto, prima di essere sostituito.
“Perché l’unico limite di quest’uomo è la sua stessa energia quasi insopportabile: arriva il momento in cui la squadra o il presidente non ne possono più. Per restare in totale simbiosi con Conte bisognerebbe essere Conte, ma finché dura è una vertigine unica”.
Una volta un suo giocatore, campione della Nazionale, disse che per lui avrebbe dato un rene e che la presenza di Conte vale almeno 10 punti in più a campionato.
“E’ la ragione per cui gli juventini temono il nuovo allenatore interista e non gli perdonano di essersi infilato proprio quella maglia, tra tutte quelle che c’erano al mondo. La maglia nemica”.