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Gazzetta: bolla plusvalenze in Serie A: 2.673 milioni in 5 anni. Juventus e Roma in testa

Un’inchiesta del quotidiano sportivo mostra come siano aumentate a dismisura senza però garantire un vero apporto economico alle società

Gazzetta: bolla plusvalenze in Serie A: 2.673 milioni in 5 anni. Juventus e Roma in testa

La Gazzetta delloSport pubblica oggi un’inchiesta sulle plusvalenze dei club italiani negli ultimi 5 anni in cui l’abuso di plusvalenze si è fatto sistema.

Tra il 2013-14 e il 2017-18 le società di Serie A hanno accumulato 2.673 milioni di euro di plusvalenze da cessione giocatori, solo la Premier League ha registrato lo stesso livello di plusvalenze (2.686 milioni) ma con un giro d’affari quasi triplo della A; nettamente indietro la Bundesliga (2.161 milioni) e la Liga (1.815).

Le plusvalenze, cioè il guadagno dalla vendita dei calciato, sono diventate necessarie alle società per rispettare il flar play finanziario e mettere in ordine i conti. Ma non lo sono solo direttamente, il vero problema è che non vanno davvero a rimpinguare i conti delle società, ne è riprova lo stragrande numero di buchi nei conti dei club, ma sono semplicemente giochi ad incastro atti a scavalcare quelle che sono le normative.

Come ha sottolineato oggi in un’intervista al Corriere dello Sport il presidente della Figc Gravina le plusvalenze rischiano di diventare, anzi sono diventate un’arma a doppio taglio perché nessuno può negare a due società di attribuire il valore che vogliono ad un determinato calciatore, ma queste cessioni record a cui stiamo assistendo non hanno determinato un arricchimento, bensì hanno accresciuto il debito che adesso sfiora i 4 miliardi. E la situazione è destinata a peggiorare nonostante siano state modificate le norme come quella della comproprietà abolita dalla Figc. Si studiano sempre nuove soluzioni come la recompra introdotta dalla Spagna che permetteva alle due società di realizzare entrambe plusvalenza anche se in tempi diversi, anche qui è intervenuta la Federazione, ma non sembra che ci si avvii ad una soluzione.

Tra il 2013 e il 2018 le regine delle plusvalenze sono state la Roma e la Juventus, con incassi rispettivamente di 331 e 327 milioni. Strategie aggressive di trading che sono proseguite anche nel 2018-19: i giallorossi hanno registrato circa 130 milioni di plusvalenze, da Alisson alle operazioni di giugno (Manolas e Pellegrini); per i bianconeri oltre 120 milioni, raggranellati senza rinunciare a top player ma con pedine come Audero, Cerri, Mandragora, Sturaro. La corsa alla vendita negli ultimi giorni disponibili per la registrazione a bilancio (chiusura al 30 giugno) è diventata un must per molti.

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