Lo racconta Repubblica. Gli ultras difendono quella che definiscono una tradizione, e non razzismo: non avere giocatori di colore in rosa. Il club nega

Lo Zenit San Pietroburgo ha appena acquistato Malcom dal Barcellona per 40 milioni, ma i tifosi non l’hanno presa bene.
Durante la partita di campionato contro il Krasnodar, sabato scorso, hanno esposto due striscioni molto chiari sull’argomento. Lo racconta Repubblica.
In uno era scritto: “Grazie ai vertici per aver rispettato le nostre tradizioni”, nell’altro, “RIP”.
La tradizione a cui fanno riferimento è quella dell’assenza in squadra di giocatori di colore. Lo scrivono gli stessi ultras dello Zenit nel manifesto della curva:
“Noi non siamo razzisti e per noi l’assenza di giocatori di colore è solo una importante tradizione che sottolinea l’identità della nostra squadra e niente di più”.
Il club nega che si sia verificato un episodio di razzismo. Il dg Alexander Medvedev, ha dichiarato:
“I media occidentali hanno ancora una volta diffuso false informazioni”
Il quotidiano, tuttavia, scrive che, data la situazione, c’è chi ipotizza una cessione del giocatore per
motivi di sicurezza.