ilNapolista

No, non mi auguro un Napoli alla Ferlaino. Ha condannato generazioni di tifosi alla periferia del calcio

Mentre il Napoli “r’o scudett” e di Ferlaino marciva tra B e bassa serie A, i ragazzini crescevano juventini, milanisti, interisti e finanche romanisti

No, non mi auguro un Napoli alla Ferlaino. Ha condannato generazioni di tifosi alla periferia del calcio

Per staccare dal mercato…

Prendendo spunto da un post sul possibile acquisto di Neymar da parte del Napoli, come operazione alla Ferlaino, la mia personalissima opinione sulla diffusa nostalgia del tempo che fu (e che spero non ritorni).

Per me, augurarsi oggi una gestione alla Ferlaino è puro egoismo.
Significherebbe sacrificare una posizione stabile ad alti livelli con possibilità di gareggiare per vincere tra i migliori, per una piccola possibilità di vittoria nell’immediato. Il tutto con la consapevolezza di condannare le prossime 7-8 generazioni di tifosi all’oblio calcistico rimpolpando cosi le tifoserie delle milanesi e della Juve, perché mentre il Napoli “ro scudett” e di Ferlaino marciva tra B e bassa serie A i ragazzini crescevano juventini, milanisti, interisti e finanche romanisti.
I tifosi napoletani della mia generazione non sono tantissimi, e non auguro a nessuno di iniziare a tifare Napoli guardando Bernini & co.

Lo dico a cuore aperto, voi e Ferlaino ci avete ucciso.
E per quanto mi riguarda avete le fette di prosciutto sugli occhi se non vi rendete conto che quella squadra, con Maradona, ha vinto 1/5 di quello che doveva vincere. Esempio lampante di PESSIMA gestione sportiva oltre che societaria. Per non parlare dello scudetto presunto venduto.
Per me non esiste a prescindere.

Il prezzo da pagare è stato troppo alto, e l’abbiamo pagato noi che abbiamo iniziato a guardare il Napoli su Stream con Auriemma in telecronaca che chiamava “Cous Cous Saber e Baccin Roadrunner”.

Invidio i tifosi nati in quest’epoca che si sono avvicinati al Napoli guardando la risalita entusiasmante dalla C alla Champions – ossigeno per chi ha respirato il tanfo di quel Napoli morente. Chi ha vissuto le rimonte della zona Mazzarri: Napoli – Lecce 1-0, salvataggio di Grava e goal di Cavani. I Napoli-Cagliari con la pallonata del Pocho ad Allegri. Napoli – Benfica, le prime Champions.
Il resto per me è parte dell’oleografia che circonda da sempre Napoli e in fondo in fondo penso che chi ha vissuto quell’epoca sia un po’ geloso di questo Napoli. E magari, sotto sotto, spera che fallisca, perché dimostrerebbe coi fatti che un altro modo di vincere c’è, un modo che non includa anni di merda e il fallimento.
ilnapolista © riproduzione riservata