Addio costruzione dal basso? Ci saranno più lanci lunghi, da qui la necessità di avere i centravanti alti e grossi come Dzeko e Lukaku
Delle nuove regole introdotte dalla Lega per questa stagione ne avevamo scritto, non sono poche, quella che forse fa più discutere in questo periodo di preparazione tattica e amichevoli è quella relativa alle rimesse dal fondo e alla gestione della palla in area. Ne scrivono oggi su Repubblica Giulio Cardone e Matteo Pinci
Una nuova regola sta stravolgendo il calcio per come lo conoscevamo. Costruzione dal basso, difensori-registi con i piedi buoni: la nuova regola sul rinvio del portiere, lo hanno detto chiaramente i test estivi, può farli dimenticare. Trasformandosi in un vero attentato al tiki-taka.
La nuova regola è semplice: prima su un rinvio dal fondo il pallone entrava in gioco soltanto una volta uscito dall’area di rigore. Oggi invece la palla rimessa dal fondo è in gioco appena viene toccata dal portiere. Il difensore può riceverla quindi già in area. Ma l’attaccante può entrare a pressarlo appena il portiere batte il rinvio. Il risultato? Una pressione altissima degli attaccanti. Il ragionamento è semplice: la nuova regola può permettere di recuperare palla a due passi dalla porta spalancando l’occasione di un gol semplice. O comunque si può costringere il difensore a giocare palloni rischiosi o in alternativa a buttar via la palla per non sbagliare. Situazioni che gli allenatori stanno provando a studiare imponendo un pressing altissimo sui calcio di rinvio. L’effetto? Un incremento dei rinvii lunghi. Con conseguenze anche sul mercato: persino Sarri, profeta della costruzione del gioco con i difensori al pari di Guardiola, finisce per preferire al centro dell’attacco un Lukaku a un Dybala. Il mercato dei centravanti alti e grossi – lui, Dzeko, Higuain – può essere letto anche in quest’ottica.