Intervista a La Nacion: «Non erano campioni quando sono arrivati qui. Non siamo più la squadra del popolo, ora c’è un club all’altezza. Il Var deve essere gestito da ex arbitri»
Il Cholo, allenatore dell’Atlético Madrid, è stato intervistato da La Nación
“Quando gli allenatori arrivano in un club, devono capire e adattarsi alla loro storia. Devi plasmare il tuo gioco tenendo conto del posto in cui sei arrivato, ovviamente senza rinnegare te stesso. L’Ajax, ad esempio, ha una scuola precisa. Anche il Barcellona e l’Atletico Madrid. Il Real Madrid no. Perché, in base al talento, alterna i suoi diversi modi di presentarsi”.
Il Var deve essere gestito da ex arbitri
“Il Var mi piace. Ci stiamo abituando. Ma deve essere gestito da ex arbitri, non da colleghi di quelli che sono in campo a dirigere la gara. Altrimenti si crea il meccanismo di reciproca difesa: “io non ti smaschero, tu non mi esponi”.
I giocatori li formiamo noi, come con Griezmann e Oblak
“No, oggi non potrei più definire l’Atletico Madrid la squadra del popolo. Oggi abbiamo uno stadio straordinario, inaugureremo una cittadella sportiva all’altezza delle ambizioni del club. La società adesso è all’altezza della squadra che è cresciuta troppo velocemente negli ultimi anni. Ma ora, con un’ottima gestione, si è rimessa in pari. Abbiamo lo stadio, possiamo comprare i Lemars, i Joao Félix. Aspiriamo a costruire giocatori da 21 e 22 anni come abbiamo fatto con Griezmann e Oblak. Quando Oblak arrivò, non era il migliore al mondo. Quando Griezmann arrivò, non era un attaccante, era un trolley sulla sinistra. Mi dissero che doveva giocare sulla fascia, Io replicai: “Come giocherà sulla fascia? Se è piccolo, veloce, fa bene le diagonali, ha il tiro da fuori, sa giocare tra le linee. Altro che sulla fascia”.
Intervista a La Nación, ripresa da Diario As