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Elogio di Cassano e Vieri: Tiki Taka destruttura il calcio ed elimina l’ipocrisia dai salotti tv

Il calcio spiegato con semplicità, competenza e senza pedanterie. Fantantonio ridimensiona Icardi di fronte a Wanda e Bobo smonta i falsi miti del pallone

Elogio di Cassano e Vieri: Tiki Taka destruttura il calcio ed elimina l’ipocrisia dai salotti tv

Bisogna dare a Pierluigi Pardo quel che è di Pierluigi Pardo evidentemente un giornalista che non ha perso il contatto con la realtà. Che a Gaeta va a mangiare dell’ottimo baccalà, che a Roma non disdegna Er biondo Tevere e che ha ben chiaro come e quanto i salottini tv sul calcio all’insegna dell’ipocrisia hanno stufato.

E quest’anno, per Tiki Taka, si è affidato a una coppia che funziona in tv quasi quanto funzionava – anche se non hanno giocato molto insieme – sui campi di calcio: Antonio Cassano e Christian Vieri. Sono la destrutturazione del calcio. Si riporta tutto o quasi tutto ai principi fondamentali del pallone. Al campo. Ieri sera, Vieri è stato semplicemente meraviglioso quando ha detto: «E basta con questa storia “come si prepara un derby”. Vuoi sapere come si prepara un derby? Ci si allena il martedì il mercoledì il giovedì il venerdì e poi si gioca, come per tutte le altre partite». Con Cassano al suo fianco che se la rideva.

Lo stesso Cassano che, di fronte a Wanda Nara, la settimana scorsa ha paragonato Icardi a Pippo Inzaghi per dire che tecnicamente non è questo grande giocatore e ha infierito aggiungendo che senza Maurito l’Inter è la favorita per lo scudetto. E che Icardi l’erba di san Siro non l’avrebbe più vista. Wanda non ha potuto che incassare e i fatti hanno dato ragione a Fantantonio.

Ieri ha detto che di fatto Bonucci non è questo gran giocatore, e che comunque deve tutto a Barzagli e a Chiellini. Non ha risparmiato nemmeno il Napoli. «Ha giocatori normali, i tifosi non si offendano: non può mai vincere lo scudetto». Ha provato a difendere Insigne (“non capisco perché hanno preso Lozano anche se Lozano è forte”). È riuscito a rendere simpatico persino Mughini con cui ha duellato sui tridenti difensivi: «Quello attuale dell’Inter per me è superiore a Barzagli Bonucci Chiellini».

È il calcio non solo privo di ipocrisia, ma anche – come detto – riportato alla semplicità che non vuol dire affatto banalità. Ma vuol dire evitare sovrastrutture che spesso sfociano nella pedanteria.

Meraviglioso momento di televisione quando Vieri ha spiegato con semplicità disamante l’autogol di Koulibaly: «Non ha nemmeno sbagliato, è andato per colpire di piatto e ha sbagliato. Succede». Succede. Tv verità che rischia di diventare rivoluzionaria.

Funziona. Ridimensionando quella fastidiosa dimensione di partigianeria con ciascun ospite che interviene solo per difendere la propria squadra di riferimento. Si può parlare di calcio senza essere guidati dal tifo. Di gran lunga meglio ex calciatori – preferibilmente come Vieri e Cassano che a questo gioco sapevano giocare. Soltanto con loro due, sarebbe una trasmissione perfetta. Ma funziona anche così. Ieri sera, hanno chiamato Totti a unirsi. In quel caso, potrebbero diventare anche tre.

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