L’espulsione di Koulibaly, l’implacabile Mario Rui, l’inconcludente Insigne, l’uomo in più Mertens e l’impatto di Llorente
MERET. In questo maledetto mercoledì da leoni più sazi che affamati, dalle parti del giovane Meret gli isolani sono pericolosi sì e no due misere volte. E la seconda è fatale, purtroppo. Per il resto il pipelet lungagnone è completamente inoperoso – senza voto
In fondo, Fabrizio, se questa partita fosse un film si potrebbe intitolare “La rivoluzione silenziosa di Castro”. Entra lui Castro e fa la rivoluzione. One shot one goal – sv
DI LORENZO. Nel primo tempo un’accidia feriale di metà settimana contagia tutto il Napule. Nella ripresa Di Lorenzo ci dà dentro più degli altri e la squadra scopre la destra per spingere. Un favoloso servizio per Ciro il Biondo al 62’ e una bella giocata personale al 73’ – 6
Spinge tanto e con costanza. Suggerisce spunti – alcuni anche molto creativi – ai compagni. Non può farci nulla se loro non li sfruttano – 6,5
MANOLAS. Si gioca a una sola porta, come all’oratorio, e San Kostas tenta di approfittare anche lui dei mille e mille cross e corner degli azzurri. Al 52’ la sua potrebbe essere la zuccata vincente ma la scaglia centrale tra le braccia di Olsen. Dietro chiude o anticipa quando è il caso. Poi ci sarebbe, Ilaria cara, il dibattito sulla fatidica linea da tenere in occasione della Castroneria mortale del Cagliari, ma stanchezza e delusione m’inducono a rinunciare. Mi limito solo a dargli mezzo voto in meno – 5,5
Se non altro, partecipa anche lui allo show di “chi butta via l’occasione migliore”. Show che a tratti è anche diventato “Vediamo chi se la fa parare meglio da Olsen” – 6
MAKSIMOVIC. Il Corazziere Serbo si dimostra ancora una volta affidabile e attento per una gestione ordinaria. Del resto, ripetiamolo Ilaria, i sardi sono venuti a Napoli per accamparsi nella loro metà campo – 6
Ha mostrato un’esperienza notevole, annullando quasi del tutto i cagliaritani – 6,5
KOULIBALY dal 45’. Re Carlo lo manda in campo in versione offensiva, sia per impostare, sia per colpire con la cabeza. Lui esegue e al 58’ Olsen miracoleggia su un suo colpo di testa. Mannaggia. Nel finale l’orrido Di Bello lo dipinge di rosso. Le espulsioni di Kalidou avvengono sempre nei momenti topici come a Firenze, solo che stavolta siamo a inizio campionato. Per fortuna – 6
Resta un interrogativo: perché, tu che sai di essere una certezza in difesa, un mammasantissima della squadra, un pezzo importante, che deve stare in campo e mostrarsi roccia. Perché tu vai a protestare per un presunto fallo su Llorente che neppure è stato lontanamente intravisto? Perché? – 5
MARIO RUI. Anche Marittiello ha una clamorosa palla gol che ammoscia con un tiraccio alto, poi si scopre che è in fuorigioco. A sinistra è implacabile: un cannone che spara a ripetizione nell’area isolana – 6,5
Qualsiasi cosa abbia preso il portoghese, Fabrizio, la voglio anche io. Mai visto in forma così – 7
CALLEJON. L’Ispanico Intelligente torna titolare diligente epperò c’è da muovergli un appunto per quei palloni dati con troppa sufficienza ai compagni – 6
Sufficienza che gli vale, appunto, solo una sufficienza – 6
ALLAN. Mettiamola così: in una partita del genere, l’unilateralismo azzurro avrebbe avuto bisogno di più fantasia per scavalcare la muraglia sarda. L’ex Marziano do Brazil non solo non ha guizzi ma fa pure tanti danni là in mezzo. Decisamente autolesionista – 4,5
Più che un mastino, mi è sembrato un chihuahua. Perde qualche palla di troppo, non ci mette impeto e l’ammonizione viene da un’inesperienza che da lui non mi sarei mai aspettata – 5
ZIELINSKI. All’ex San Piotr finalmente riesce qualche giocata verticale, come recita il manuale dell’ancelottismo, ma da qui a non far rimpiangere l’Aquila Fabian ce ne vuole – 6
Il taccuino, alla sua voce, è tristemente vuoto. Io Fabian lo rimpiango eccome, Fabrizio – 5
INSIGNE. Rivediamo quell’azione al 41’. Ciro il Biondo gli dà una palla magnifica e lui se ne libera subito, convinto di fare gol. Purtroppo la tira addosso a Olsen. Ecco il punto, Ilaria: là davanti, con quel pallone, dovresti sentire l’odore del sangue e della rete. Non pensare o ragionare e segnare d’istinto puro, come un animale da porta. Ma non accade. Per il resto il Capitano si perde tra leziosità e impotenza – 5
Perché vuoi rivedere quell’azione? Nel mio cervello è da catalogare nella sezione “Mai più” – 5
MILIK dal 74’. Un’apparizione disperata e inutile – senza voto
Milik è come quei compagni di classe bellocci delle medie che le ragazze delle altre classi ti invidiavano, ma che per te, alle feste, si intonava perfettamente alla tappezzeria risultando trasparente – sv
MERTENS. Si conferma l’uomo in più del Napule. Non sa più che fare. Prendere pali, servire i compagni, lottare su ogni pallone, dare spazio al Messicano – 6,5
Se c’è vita sul pianeta Napoli lo dobbiamo a Mertens – 7
Un deciso passo indietro rispetto alle precedenti – 5
LLORENTE dal 65’. Il suo ingresso finalmente dà frenesia costruttiva là davanti, al punto che ogni volta i sardi gli vanno addosso a gruppi di quattro o cinque, se non di più. Lui però si sa difendere e inventa di testa o di piede, ma stasera il fato è maligno e beffardo e la palla non entra mai – 6,5
Ecco un altro vivo, come Dries. Entra e semina subito il panico. Poi, per carità, la tragedia della serata coglie anche lui, ma sembra l’unico, con Dries, che possa risolverla – 6,5
ANCELOTTI. Fa benissimo, non bene, Re Carlo a difendere la squadra e a rivendicare gioco e intensità. L’allenatore deve anche proteggere i suoi ragazzi dalle conseguenze psicologiche di una batosta immeritata. Precisato questo, e detto che la storia del calcio è piena di partite finite così, c’è da dire che il Napule è andato incontro al suo destino con troppa facilità. E non è questione di turnover. Forse di approccio, forse di fame – 6
Possesso palla Napoli 70%. Il resto è Olsen. A volte capita la partita nera, meglio alla quinta che alla quindicesima – 6
ARBITRO DI BELLO. E’ stato orrido, come scritto prima. Perdipiù ha dato la sensazione di avere qualche pregiudizio contro gli azzurri – 3
In una partita disastrosa e sfortunata come quella di ieri, Fabrizio, io dell’arbitro mi sono accorta solo quando ha tirato fuori il rosso per Koulibaly – 5