L’Inter batte il Brescia 2-1, ed è prima in classifica. Ma si lamenta ancora: “Poco da star sereni, gioco sempre con gli stessi”
Ha vinto. Due gol, uno di Lautaro (molto) deviato da un difensore e uno bellissimo di Lukaku nel momento di massima spinta avversaria. Ha battuto il Brescia 2-1. L’Inter è momentaneamente prima in classifica. Ma Antonio Conte piange. Piange usando tutto il repertorio: “Oggi è difficile parlare della partita”, esordisce ai microfoni di Sky. La partita che ha appena vinto.
“Sto giocando sempre con gli stessi giocatori. I ragazzi hanno fatto fatica, è la quarta partita in nove giorni giocata sempre dagli stessi. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. C’è poco da dire, bisogna solamente ringraziare lo spirito di questi ragazzi. Ora recuperiamo perché sabato giochiamo col Bologna e poi c’è il Borussia. Non ho visto altre squadre che hanno fatto sette partite in venti giorni, mi sembra un’anomalia”.
Sembra il Sarri vittima del calendario, un gran classico.
“Certe partite bisogna vincerle con la sofferenza, bisogna essere bravi a reggere botta. Sfido chiunque a giocare quattro partite in nove giorni. Brescia è un campo difficile, altre squadre hanno sofferto. Mi piacerebbe avere più tempo a disposizione per la preparazione”.
E pensare che proprio prima del match Marotta gli ha promesso di andare sul mercato per risolvere l’altro suo cruccio: la rosa corta. Ma lui niente, non si dà pace:
Non devo essere rasserenato, bisogna fare tesoro di quello che ti può capitare durante il percorso. A giugno non sapevo, ora mi è chiara la situazione. Cosa ho scoperto? Quando entri dentro una situazione devi avere tempo per capire la rosa. All’inizio puoi pensare delle cose, poi entri e ne vedi delle altre. Dobbiamo essere bravi a migliorare alcune cose. La classifica è lì però non ci deve far chiudere gli occhi e pensare che è tutto ok. Stiamo portando la macchina al massimo dei giri, non stiamo andando a fare una passeggiata in campagna. Questo gruppo sta facendo un qualcosa che va oltre le aspettative”.