Ora è il nuovo tormentone. E allora giochiamo anche noi: che fa, si passa al 4-2-4? Con in lista Ibrahimovic, Milik, Llorente, Mertens, Lozano, Insigne, Younes e Callejon
L’unico “dubbio” nasce su chi dover cedere, a gennaio, per fare posto allo svedese: cedere Milik sarebbe un errore perché poi si resterebbe con due prime punte in organico (Ibrahimovic e Llorente) che nel 2020 compiono, rispettivamente, 39 e 35 anni (!); cedere Llorente sarebbe ugualmente un “errore” in quanto si creerebbe il non poco simpatico precedente di acquistare un calciatore a fine agosto e cederlo a gennaio (di solito lo si fa con chi delude le aspettative e rende poco o nulla, e non è certo questo il caso dello spagnolo); cedere Mertens per prendere Ibrahimovic sarebbe un errore sia “tecnico” che “umano” (dopo la cessione di Hamsik lo scorso inverno sarebbe sbagliato privarsi, per il secondo anno consecutivo, a campionato in corso, del calciatore più amato e rappresentativo, senza contare che, andando in scadenza a giugno, sarebbe difficile trovare qualche “sprovveduto” disposto ad acquistare a gennaio un calciatore che dopo cinque mesi si può prendere a zero!); cedere Insigne (aldilà dello “scossone emotivo” che, comunque sia, la cessione del capitano, a gennaio, potrebbe portare in tutto l’ambiente) non sarebbe una soluzione ideale dal punto di vista tecnico, in quanto si cederebbe un esterno offensivo/seconda punta per acquistare un centravanti (e lo stesso dicasi nel caso di cessione di Younes)…
Ci sarebbe, infine, la possibilità di prendere Ibrahimovic senza privarsi di nessuno (o meglio cedendo Ciciretti per questioni di lista!) e questa sarebbe, sicuramente, la soluzione più intrigante (e anche un grosso segnale alle concorrenti), ma bisognerà vedere, in primis, se accollarsi l’ingaggio lordo da riconoscere allo svedese, senza “alleggerire” il monte ingaggi mediante una cessione, è un’operazione sostenibile per le finanze del Napoli (si ricorda che, per regolamento, il monte ingaggi di una società non può superare il 70% del fatturato complessivo!), in secundis se e come Ancelotti riuscirà a gestire e far convivere, insieme, Ibrahimovic, Milik, Llorente, Mertens, Lozano, Insigne, Younes e Callejon. Sulla carta sarebbero otto uomini per quattro maglie, ergo, in un ipotetico 4-4-2 “offensivo” (o con gli esterni alti), altrimenti detto 4-2-4 (come quello adottato proprio dal Red Bull Salisburgo…), non dovrebbero esserci “problemi”, avendo quattro coppie di assoluto livello (Callejon/Lozano, Ibrahimovic/Llorente, Mertens/Milik, Insigne/Younes); tuttavia, oltre a tener presente che Ancelotti ha più volte dichiarato/fatto intendere che Lozano e Insigne li vede meglio come attaccanti centrali/seconde punte piuttosto che come esterni alti (e lo stesso Younes non è proprio un’ala tornante, come invece si può definire, a tutti gli effetti, Callejon…), bisognerà vedere se il centrocampo (che a questo punto, nolente o volente, dovrà sempre essere composto da due soli elementi…) e la difesa saranno in grado di reggere e sostenere la forza d’urto di un attacco così “esplosivo”. Se sì (si ricorda che nel 2016/17 la Juve di Allegri vinse scudetto, Coppa Italia e arrivò in finale di Champions giocando la maggior parte delle gare con Higuain, Mandzukic, Dybala, Cuadrado, Pjanic più due terzini prettamente offensivi come Dani Alves e Alex Sandro contemporaneamente in campo..), allora ci sarà proprio da divertirsi e nessun “sogno” potrà essere precluso!