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Il Giornale: il mancato appeal commerciale del Milan non dipende solo dal campo

Con il passaggio di proprietà sono cambiati troppi manager e sono venute meno molte delle pratiche che consolidavano il rapporto tra club e sponsor

Il Giornale: il mancato appeal commerciale del Milan non dipende solo dal campo

Addebitare il deficit commerciale del Milan ai risultati deludenti degli ultimi tempi è un’interpretazione solo parziale della realtà, scrive Franco Ordine su Il Giornale.

Lo si evince dalla lettura del bilancio del club. Basta guardare alla voce ricavi commerciali.

Rispetto al 2015-16, ovvero alla vigilia del passaggio di proprietà del club da Fininvest a Yonghong Li, ammontavano a 86,5 milioni. Oggi sono precipitati a 56,8.

La fine del contratto con Adidas, sostituita da Puma, ha provocato una perdita secca di quasi 30 milioni.

Il dato potrebbe essere letto come una conseguenza della perdita di appeal del brand connesso ai risultati deludenti, scrive Ordine, ma chi ha buona memoria può compiere una ricostruzione completa.

L’ultimo scudetto vinto dal Milan, con Allegri e Ibra, risale al maggio 2011.

Nella primavera 2017, Silvio Berlusconi ha lasciato il Milan qualificato in Europa League. L’Inter era dietro, settima.

Da allora, nonostante la montagna di euro riversati sul mercato, i piazzamenti sono stati molto deludenti.

La ricostruzione allora è più complessa, scrive Ordine.

Il primato che il Milan di Berlusconi ebbe nel settore commerciale per quasi trent’anni fu il frutto di una governance agilissima che vedeva Adriano Galliani, direttore commerciale, con Laura Masi. Con il passaggio di proprietà sono cambiati, in tre anni, tre manager e sono state messe anche da parte delle pratiche che avevano fino ad allora consolidato il rapporto tra club e sponsor.

Come ad esempio la convention di giugno di Villasimius in Sardegna, durante sponsor e fornitori del Milan si riunivano per creare un circuito virtuoso di rapporti e cementare l’intesa per arrivare al rinnovo dei contratti.

Insomma,

“addebitare esclusivamente ai risultati deludentissimi del Milan attuale il deficit commerciale accumulato negli ultimi tempi è una lettura parziale della realtà”.

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